Studenti vincono ricorso su tassa imposta da UniPa - QdS

Studenti vincono ricorso su tassa imposta da UniPa

Desiree Miranda

Studenti vincono ricorso su tassa imposta da UniPa

mercoledì 04 Febbraio 2015

Il Tar ha dato ragione ai circa 10.000 meritevoli ma non esonerati. Ateneo dovrà rimborsare tutti i vincitori di borse di studio

PALERMO – Gli studenti hanno avuto ragione, così l’Università degli studi di Palermo dovrà restituire circa due milioni di euro a quei circa dieci mila studenti meritevoli e quindi idonei al conseguimento della borsa di studio, ma obbligati da UniPa al pagamento della tassa d’iscrizione.
Il Tribunale amministrativo siciliano ha infatti accolto il ricorso delle associazioni studentesche dell’Università di Palermo, Unione degli Universitari di Palermo, Aulett@ 99, Fare Università, Intesa Universitaria, NRG (Nuova realtà giovanile), RUM (Rete Universitaria Mediterranea), RUN Palermo (Rete Universitaria Nazionale), Studenti Universitari, Uni%cento e Vivere Ateneo contro la delibera del Consiglio d’amministrazione d’ateneo dello scorso luglio con la quale si aboliscono le agevolazioni fiscali per gli studenti meritevoli.
Una scelta motivata dal rettore Roberto Lagalla come vincolata a seguito di un parere dell’Avvocatura dello Stato che riteneva non legittimo l’esonero applicato da UniPa sulla contribuzione d’Ateneo. Non solo. Senza la delibera del Cda che obbliga al pagamento dell’iscrizione tutti gli studenti, Unipa avrebbe potuto rincorrere in un’eventuale richiesta di risarcimento da parte del Ministero per danno erariale per gli esoneri “illeggitimi”. A quanto pare però il Tar non è d’accordo con l’Avvocatura di Stato e sta dalla parte degli studenti che tanto hanno contestato tale provvedimento in quanto palesemente contro le attuali norme in materia di diritto allo studio e di esoneri a beneficio degli studenti disagiati e meritevoli.
La delibera del Cda sarebbe quindi un vero colpo al diritto allo studio, soprattutto per quegli studenti che ne hanno più bisogno. Si tratta infatti di tutti quegli studenti che meritevoli dal punto di vista didattico, ma con poche risorse economiche, avrebbero diritto alla borsa di studio, ma che non possono averla per mancanza di disponibilità da parte dell’Ersu, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario.
 
Come agevolazione non rimane loro che l’esonero della tassa, ma UniPa gliel’ha fatta pagare lo stesso ma adesso dovrà procedere al rimborso, variabile da 198 a 220 euro a studente. “è una sentenza che aspettavamo da quest’estate, senza la quale sapevamo che tanti colleghi avrebbero avuto forti difficoltà a potere pagare una tassa che avrebbe comportato, per loro, un aumento dell’80% della contribuzione studentesca. – scrivono gli esponenti delle associazioni studentesche in un comunicato congiunto.
 
“L’auspicio ora è che questa sentenza apra margini ampi di riflessione in merito alla condizione attuale del Diritto allo Studio e alla condizione economica dell’Ateneo palermitano. Crediamo che la direzione da intraprendere non sia l’accanimento economico nei confronti degli studenti quanto piuttosto una rimodulazione complessiva del nostro sistema universitario nazionale e locale che passi da un attento aggiornamento delle normative interessate, da un cospicuo investimento nella formazione e nell’Università e da una sempre più ferma garanzia di potere, come prevede la nostra Costituzione, abbattere le barriere di tipo economico e sociale che impediscono a tanti giovani di sperare in un futuro migliore”.

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