I giovani non vogliono emigrare - QdS

I giovani non vogliono emigrare

Michele Giuliano

I giovani non vogliono emigrare

giovedì 05 Febbraio 2015

Con Garanzia Giovani tre su quattro vogliono fare tirocini su un territorio devastato dalla disoccupazione. Eppure nel recente passato neppure per gli stage si è trovato molto spazio in Sicilia

PALERMO – Chiamateli romantici, o forse pigri. Chissà. Fatto sta che i giovani siciliani non vogliono abbandonare la loro terra, neanche in questo terribile momento di crisi con una già tremenda cifra statistica sull’occupazione che peggiora di giorno in giorno e che soprattutto non dà spazio proprio a loro, cioè alle giovani generazioni.
I ragazzi che si stanno appena affacciando sul mondo del lavoro mostrano un certo attaccamento alla loro terra.
Fenomeno che è visibile facendo un’analisi delle istanze che sono state presentate per la Garanzia Giovani, il maxi piano avviato a livello nazionale per favorire l’occupazione presso le imprese.
All’interno è riportata l’opzione di dove si vuole lavorare: ebbene, il 72,5 per cento dei siciliani ha detto che vuole lavorare entro i confini regionali. Questo quindi è un dato indicativo: nessuno, o quasi, vuole andare via dalla Sicilia perché schifato ma semmai perché costretto dagli eventi.
Ciò fa ben sperare anche se fino a un certo punto, perché se da una parte i siciliani hanno la predisposizione a volere rimanere, dall’altra ci devono essere le condizioni per trattenerli e sino ad oggi queste mancano.
A proposito proprio di stage i siciliani sono già stati in passato costretti a dovere lasciare proprio per la mancanza di questi spazi.
Quasi due terzi dei giovani siciliani, cioè il 63 per cento, ha lasciato l’isola per formarsi e trovare un’occupazione con uno stage altrove. E’ quanto emerso da una indagine realizzata da Actl-Sportellostage.it. 
Dal 2005 a 2013 sono stati attivati con giovani siciliani 2.964 stage. Il 37 per cento dei tirocinanti ha trovato uno stage nella propria regione, il 41 per cento è andato nel Nord Italia, il 19 per cento nel centro Italia, il 3 per cento ha fatto uno stage nel Sud Italia. Irrisoria, invece, la percentuale dei giovani che hanno cercato all’estero opportunità di stage e di conseguente lavoro: solo lo 0,1 per cento.
In Sicilia, Catania è la provincia che ha offerto maggiori opportunità di tirocinio (42 per cento), seguita da Palermo che però ne ha attivato solo la metà (22 per cento). La domanda di stage da parte dei giovani siciliani è, comunque, il doppio rispetto alle possibilità di inserimento in azienda. A fronte dei 2.964 stage attivati con tirocinanti siciliani ci sono state oltre 6.000 candidature.
Il servizio di matching della Garanzia Giovani erogato al lavoratore viene rimborsato unicamente al raggiungimento del risultato ovvero al collocamento del giovane con diverse tipologie contrattuali.
 

 
Garanzia Giovani funziona molto meglio al Nord
 
Il programma di Garanzia Giovani si caratterizza per l’attività dei servizi competenti e, in generale, nonostante l’asincronia rilevata nelle fase di implementazione del programma tra il flusso delle registrazioni e quelle delle prese in carico (dovuto alla messa a punto organizzativa), più dei due terzi dei ragazzi viene chiamato a sottoscrivere il patto di servizio presso il centro per l’impiego entro due mesi dalla data di registrazione. Questi i dati pubblicati sul report del Piano di Garanzia Giovani. La performance complessiva appare migliore nelle aeree del Nord-Ovest, dove quasi 9 ragazzi su dieci attendono al massimo due mesi per entrare a tutti gli effetti nel Programma. Al giovane Neet che viene “preso in carico” verrà attribuito un indice, detto classe di profilazione, che, sulla base delle informazioni fornite, stima il grado di difficoltà nella ricerca di un’occupazione.

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