Vertice di maggioranza per definire la finanziaria - QdS

Vertice di maggioranza per definire la finanziaria

Raffaella Pessina

Vertice di maggioranza per definire la finanziaria

martedì 10 Febbraio 2015

Deciso dal presidente Crocetta insieme all’assessore all’Economia Baccei. Polemiche sull’istituzione di tre tavoli sulle riforme: sono troppi

PALERMO – Il presidente della Regione Rosario Crocetta e l’assessore all’Economia Baccei hanno deciso ieri di tenere un vertice di maggioranza per verificare l’impianto della finanziaria regionale alla luce delle indicazioni del ministro dell’Economia Carlo Padoan e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.
La settimana scorsa si era svolto un primo incontro tra istituzioni statali e siciliane nel corso del quale gli esponenti del governo Renzi avevano sollecitato il governatore Crocetta sulle riforme contenute nella legge: la Regione dovrà presentare alla prossima riunione alla Presidenza del Consiglio il suo piano di riforme prima che vengano istituiti i tre tavoli per la definizione della manovra. In ogni caso la finanziaria dovrà essere approvata dall’Ars entro il 30 aprile, giorno in cui scadrà l’esercizio provvisorio.  
Tre tavoli sulle riforme sono troppi, si rischia un novo flop anche sulla finanziaria”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone che denuncia “ritardi della giunta regionale e scarse idee chiare in merito alla legge di stabilità” su cui si riunisce stasera la giunta Crocetta assieme ai rappresentanti della maggioranza.
“Credo – prosegue Falcone – che tre tavoli a Roma siano troppi, Crocetta dice che ha già fatto un piano riforme, ma non lo abbiamo ancora visto, dovrebbe essere invece immediatamente approvato, si vede che non ci sono le idee chiare. A mio avviso sono due le questioni importanti. L’Irpef che matura in Sicilia ma da cui si lascia fuori il sostituto d’imposta, l’altra riguarda i sette punti percentuali in più del cofinanziamento sanitario”. “Sulle altre questioni, energia e rifiuti, se ne discute in altra sede, altrimenti se si avviano troppi tavoli si rischia di impantanarsi, di non concludere niente. Aprile è dietro la porta – conclude Falcone – Che la maggioranza e il governo tirino fuori immediatamente questo piano di riforme, il rapporto con Roma è di negoziazione finanziaria. Intendiamo comprenderlo per capire se le riforme produrranno in effetti vantaggi nel tempo”.
Intanto Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive, sollecita l’approvazione del nuovo testo delle attività produttive: “Mi auguro che il Parlamento, che è sovrano e a cui spetta l’ultima parola, possa speditamente definire il percorso di questa importante iniziativa legislativa che ci fa guardare con fiducia nel futuro della Sicilia e che, eventuali emendamenti se ci saranno, saranno presentati con lo scopo di migliorare il testo”. Il testo unico sarà esaminato in Aula all’Ars il prossimo 18 febbraio in un’apposita finestra legislativa, con la scadenza del temine per la presentazione degli emendamenti. Si tratta di un provvedimento che – sottolinea l’assessore – darà una svolta all’economia della Regione – ha concluso Vancheri – Faccio un appello a tutte le forze politiche rappresentate all’Ars, che hanno comunque dato il loro contributo”.

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