Il turismo relazionale e la riscoperta dei borghi - QdS

Il turismo relazionale e la riscoperta dei borghi

redazione

Il turismo relazionale e la riscoperta dei borghi

domenica 15 Febbraio 2015

Per attrarre una nuova fascia di visitatori

MILANO – Scoprire un territorio attraverso esperienze autentiche, a contatto con gli abitanti, alla scoperta di antichi borghi, itinerari poco battuti ma di grande fascino: la Sicilia arricchisce la sua offerta con il turismo relazionale, che punta a trasformare la classica vacanza in uno stile di vita. La Regione Sicilia ha presentato nuove proposte ed itinerari alla Bit, la Borsa internazionale del turismo dal 12 al 14 febbraio alla fiera di Milano Rho, con l’obiettivo di catturare sempre più turisti in vista di Expo ma anche per conquistare una nuova fetta di mercato, quella dei viaggiatori che amano il turismo residenziale.
In Sicilia il turismo relazionale si declina in tre forme: l’albergo diffuso e le dimore storiche, il turismo residenziale in particolare per il pubblico straniero, gli itinerari religiosi e naturalistici. Proprio la crescente richiesta di soggiorni in contesti urbani di pregio ha portato all’idea dell’offerta dell’albergo diffuso, dove i turisti possono vivere a contatto con la popolazione usufruendo dei servizi alberghieri.
L’isola punta anche “sul binomio Sicilia-Unesco – ha spiegato l’assessore al Turismo di Regione Sicilia, Cleo Li Calzi – fondamentale per stare il mercato internazionale e rafforzare il nostro brand”. L’interesse per itinerari alternativi “è dimostrato anche dal fatto che in Sicilia è cresciuto l’acquisto di seconde case da parte di stranieri – ha aggiunto – anche in località lontane dalla costa”. Per chi ama la cultura c’è anche la Strada degli scrittori: 30 chilometri che ripercorrono i luoghi che hanno ispirato grandi scrittori come Pirandello, Sciascia, Camilleri e Tomasi di Lampedusa.

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