Caso Mario Ciancio, la Dda: archiviare. Ma il Gip ha voluto altre indagini - QdS

Caso Mario Ciancio, la Dda: archiviare. Ma il Gip ha voluto altre indagini

redazione

Caso Mario Ciancio, la Dda: archiviare. Ma il Gip ha voluto altre indagini

mercoledì 18 Febbraio 2015

Il reato ipotizzato è concorso esterno in associazione mafiosa. Il legale: “Totale estraneità a ogni fatto contestato”

CATANIA – La Procura etnea ha emesso un avviso di conclusione indagini nei confronti dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, che è anche direttore del quotidiano La Sicilia. Il reato ipotizzato è di concorso esterno all’associazione mafiosa. In precedenza la Dda etnea aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma il Gip in udienza camerale ha sollecitato nuove indagini. 
 
La notizia è stata riferita con una nota dalla Procura che, nel confermare quanto scritto dal sito internet Livesicilia, ha sottolineato come “la contestazione si fonda sulla ricostruzione di una serie di vicende che iniziano negli anni Settanta e si protraggono nel tempo fino ad anni recenti” e “riguardano partecipazione a iniziative imprenditoriali nelle quali risultano coinvolti forti interessi riconducibili all’organizzazione Cosa Nostra”.
 
La Procura spiega che una valutazione “sull’idoneità del materiale probatorio a sostenere l’accusa nel giudizio sarà operata solo al termine del periodo assegnato alla difesa”, che sono 30 giorni, e “dopo un attento esame delle deduzioni difensive eventualmente prospettate”.
 
La notizia è stata accolta con “sorpresa e stupore” da parte di Ciancio Sanfilippo, così come evidenziato dal suo avvocato, Carmelo Peluso.
 
“È del tutto evidente – ha affermato il legale – la stranezza di un mutamento di opinione da parte della Procura, che non ha aggiunto elementi tali da poter spiegare una inversione a 180 gradi della posizione del dottor Ciancio, rispetto alla precedente richiesta di archiviazione”.  “Adesso – ha concluso il penalista Peluso – serve del tempo per esaminare con attenzione e valutare gli atti forniti dalla Procura, rispetto ai quali il dottor Ciancio conferma la totale estraneità a ogni fatto contestato”.

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