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Via libera dell’Ue alla Legge di Stabilità

redazione

Via libera dell’Ue alla Legge di Stabilità

giovedì 26 Febbraio 2015

Quotidiano tedesco: in estate la Grecia riceverà altri 20 mld di prestiti

Via libera di Bruxelles alla manovra dell’Italia. La Commissione ha deciso di non aprire una procedura contro l’Italia dopo l’analisi della Legge di Stabilità da parte del Collegio dei Commissari. Secondo quanto si legge nel documento esaminato ieri, gli "squilibri sono rimasti invariati, richiedono monitoraggio specifico e decise azioni politiche" ma sono riconosciuti fattori rilevanti.
Nessuna procedura per il debito italiano, perché la Commissione ha tenuto in conto i fattori rilevanti come le riforme,  ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis spiegando che anche il Belgio è salvo dalla procedura.
La situazione greca: per i prossimi quattro mesi, Atene riceverà i fondi di cui ha disperatamente bisogno. Ma non serve la palla di vetro per capire che quella dell’altro ieri è stata solo una parentesi. Lo ha ammesso lo stesso ministro delle finanze Yanis Varoufakis: nell’immediato la liquidità c’è; ma la Grecia "avrà problemi" a rispettare le scadenze di pagamenti dei prossimi mesi con l’Fmi e la Bce.
Ieri mattina il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha avvertito: la Grecia non vedrà "nemmeno un euro" fin quando non avrà ottemperato a tutti gli impegni presi. "Se li attuano, allora potranno ricevere i versamenti rimanenti e se non li attuano non ci sarà nessun versamento".
Come dire: la minaccia Grexit è viva. Per evitare la bancarotta e il default che si sarebbero verificati altrimenti il 1° marzo, i ministri delle finanze dell’Eurozona hanno dato il loro ok, mentre la Troika monitorerà a partire da subito le misure di austerity che la Grecia a suo avviso dovrà portare a compimento nel mese di aprile. Ma il quadro si è fatto più complicato, dal momento che la Troika è spaccata. La Bce, l’Fmi e l’Ue (i tre membri della Troika) hanno sì accettato le proposte presentate dal governo Tsipras come valido punto di partenza, ma Bce e Fmi non hanno mancato di esprimere alcune riserve.
La Bce, con la lettera di Mario Draghi; l’Fmi con una nuova lettera firmata dal direttore Christine Lagarde. Lagarde, così come Draghi, ha scritto al presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, definendo le nuove proposte di Atene insufficienti.
Anche in questo caso, il numero uno del Fondo ha riconosciuto che le proposte sono state "complete in modo sufficiente da poter essere considerate alla stregua di un valido punto di partenza" per le trattative. Ma "in diversi punti, inclusi forse quelli più importanti, la (proposta della Grecia) non dà rassicurazioni in modo chiaro sull’intenzione del governo di mettere in atto le riforme previste nel programma esistente di bailout". Lagarde si è riferita in particolare alla necessità di riformare il sistema pensionistico e fiscale, di lanciare le privatizzazioni e aprire quei mercati che sono ancora chiusi. Queste misure sono "cruciali per la capacità della Grecia di soddisfare gli obiettivi di base del suo programma sostenuto dai fondi".
In tutto questo il quotidiano tedesco Rheinische Post scrive di ritenere che la Grecia riceverà il suo terzo bailout questa estate, per un ammontare di almeno 20 miliardi di euro.

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