Anche in Liechtenstein niente segreto bancario - QdS

Anche in Liechtenstein niente segreto bancario

redazione

Anche in Liechtenstein niente segreto bancario

venerdì 27 Febbraio 2015

Intesa siglata fra il ministro dell’Economia Padoan e il collega Hasler

ROMA – Pochi giorni dopo la Svizzera, cade il segreto bancario anche nel Liechtenstein. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il primo ministro e ministro delle Finanze del Liechtenstein, Adrian Hasler, hanno firmato ieri l’accordo in materia di scambio di informazioni ai fini fiscali. I due ministri hanno poi firmato anche un Protocollo aggiuntivo in materia di “richieste di gruppo”.
L’accordo tra Italia e Liechtestein, come spiegato dallo stesso Padoan, consentirà di sviluppare ulteriormente la cooperazione amministrativa tra i due Paesi e quindi rafforzare il contrasto all’evasione fiscale. L’accordo è basato sul modello Ocse di Tax information exchange agreement (Tiea) e consente lo scambio di informazioni su richiesta relativamente a tutte le imposte. Lo Stato a cui sono richieste le informazioni non può rifiutarsi di fornire allo Stato richiedente la collaborazione amministrativa per mancanza di interesse ai propri fini fiscali, né opporre il segreto bancario. Il Protocollo aggiuntivo, che disciplina le richieste di gruppo, consentirà invece di presentare richieste in relazione a categorie di comportamenti che fanno presumere l’intenzione dei contribuenti di nascondere al fisco italiano patrimoni o attività detenute irregolarmente nel Liechtenstein.
L’accordo sullo scambio di informazioni e il protocollo aggiuntivo si applicano dopo la ratifica da parte dei Parlamenti dei rispettivi Paesi, a decorrere della firma. Di conseguenza lo scambio di informazioni potrà riguardare elementi in essere alla data di oggi.
Con la firma il Principato viene considerato ai fini della Voluntary disclosure un Paese “non black list”, consentendo così ai cittadini italiani che detengono in maniera illegale patrimoni o attività nel Liechtenstein di accedere alla procedura di regolarizzazione alle condizioni più favorevoli previste dalla legge (pagamento per intero delle imposte e sanzioni ridotte).
Insieme all’accordo e al protocollo aggiuntivo i ministri hanno firmato anche una Dichiarazione congiunta di carattere politico con cui i due Paesi confermano il reciproco impegno ad applicare lo scambio automatico di informazioni sulla base dello standard globale Ocse dal 2017.
 
L’Italia, subito dopo l’entrata in vigore dell’accordo e del protocollo includerà formalmente il Liechtenstein nelle white list. Con la Dichiarazione congiunta, infine, Italia e Liechtenstein si impegnano ad avviare i negoziati per una convenzione contro le doppie imposizioni, una volta entrati in vigore l’accordo e il protocollo.

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