Informazioni su internet brodo incomprensibile - QdS

Informazioni su internet brodo incomprensibile

Carlo Alberto Tregua

Informazioni su internet brodo incomprensibile

venerdì 27 Febbraio 2015
Una volta le informazioni su qualunque argomento erano su carta. Per cercarle bisognava andare nelle biblioteche, negli archivi e in altri luoghi, ove venivano conservate. Inoltre, bisognava avere chiarezza su come trovarle ed anche una buona dose di fortuna. Su miliardi e miliardi di dati su carta, solo i più capaci e fortunati riuscivano a trovare quelli che gli interessavano, per poi metterli insieme a supporto di una tesi, di un argomento, di un libro o altro materiale.
Il che comportava spostamenti, costi e spese di vario genere, oltre che un tempo interminabile per trovare quello che si cercava.
Chi deteneva i saperi, si trovava in una posizione di netto vantaggio su chi li ignorava. Un vantaggio che poteva essere utilizzato in termini di potere o in termini economici.
Tutto questo rendeva più lenta l’evoluzione, perché sono proprio i saperi il carburante che consente di progredire accumulando novità su conoscenze pregresse.

Anche la ricerca aveva un passo lento rispetto ad oggi, perché la sua trasmissione da un centro all’altro doveva avvenire attraverso la carta, la posta o altro mezzo che viaggiava su ruote o per aereo.
Con la nascita di internet (alla fine degli anni cinquanta), si è verificata una vera e propria rivoluzione, sia in termini di accumulo delle informazioni che in velocità di ricerca per cui, anno dopo anno, qualunque internauta è stato messo in condizione di raggiungere le fonti, salvo quelle segrete o riservate che possono essere utilizzate solo da chi ne possieda le chiavi di accesso.
Tuttavia, il fatto che le normali informazioni siano disponibili a tutti, non significa che chiunque faccia ricerca sia nelle condizioni di trovare quello che gli serva per preparare documenti e fare analisi.
È vero che miliardi e miliardi di informazioni sono disponibili, ma è anche vero che, mentre prima bisognava andarsele a cercare in luoghi fisici (librerie, biblioteche, archivi), oggi quello che conta è il metodo di ricerca.
In primo luogo bisogna sapere cosa si cerca; in secondo luogo tentare di individuare i serbatoi ove trovare le informazioni cercate, perché esse sono così tante da rovesciare la questione.
 

Internet è diventato un immenso recipiente dentro cui c’è di tutto. Ma il tutto è informe, perciò bisogna capirlo, interpetrarlo, correlarlo, metterlo insieme logicamente e desumerne i concetti o le questioni che interessano al ricercatore.
Si tratta, in fondo, di una massa informe di dati, che compongono un brodo incomprensibile e insipido, il quale deve essere decriptato pur apparendo in termini chiari.
Wikipedia è una sorta di grezza enciclopedia dentro cui c’è di tutto. Ma quello che c’è scritto non è verificato né controllato, per cui ogni informazione prelevata deve essere assunta con un grosso beneficio d’inventario.
Quello che si trova, per essere comprensibile e utile a chi fa ricerca, deve essere collegato con un progetto anche semplice e portato dal cittadino comune. Cercare un dato è una cosa, cercare un dato che si inserisca in un quadro di riferimento è tutt’altra cosa. La capacità di chi cerca è mettere insieme i dati in un quadro logico.

Per cui, chi vuole cercare informazioni su internet dovrebbe preliminarmente farsi un programma, anche minimo, per individuare ciò che gli serve. Subito dopo, però, deve avere la capacità di incrociare i dati e metterli insieme in modo da fornire una situazione chiara che permetta di interpetrarli in maniera oggettiva, di compararli con altri dati e di arrivare ad un risultato che chiarisca e faccia progredire complessivamente i saperi.
Questi ultimi non derivano da una somma di informazioni, bensì dal concatenamento logico delle stesse, collegate fra loro e ad altri concetti.
Paradossalmente, ora che le informazioni ci sono tutte, perché quasi niente è escluso dall’immenso serbatoio di internet, e a disposizione di tutti, è più difficile trovare quelle che servono per essere utilizzate in tutti i campi.
La ricerca, che è anche scientifica, ha avuto un immenso beneficio dalla Rete, anche perché ormai tutti gli studi sono inseriti nel grande scenario universale, nel quale chi sa cercare, trova.

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