In commissione Ambiente Ars rinviata la votazione finale della legge sulla tutela delle aree a vulnerabilità ambientale. Ragioniere generale Sammartano: “In costante perdita da 7 anni, non si può più ricapitalizzare”
Palermo – Un anno di respiro a Sviluppo Italia Sicilia per decidere se continuare a mantenerla in vita, o metterla in liquidazione. è il piano del governo per la società partecipata della Regione siciliana. In perdita da 7 anni, Sviluppo Italia Sicilia, è stata acquisita dalla Regione (100% del capitale sociale) nel 2008 per oltre 10 milioni di euro.
La società, che si occupa di creazione e sviluppo delle imprese, attrazione di investimenti, giovedì è stata al centro dell’audizione della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana.
I parlamentari cercano, con l’assessorato regionale all’Economia, i vertici della società e i sindacati di salvarla. La legge regionale 5/2014 l’ha inserita nelle aree strategiche da mantenere, piuttosto che cancellare.
A raccontare il percorso a ostacoli è stato il ragioniere generale Salvatore Sammartano. Dice nella seduta trasmessa sul canale ‘You Tube’ nel sito web dell’Ars: “Sviluppo Italia Sicilia è in costante perdita da 7 anni. Le normative, consentono il mantenimento sempre più difficile, se non si riesce a raggiungere un equilibrio di bilancio dal 2015”. E continua: “La Regione non può ricapitalizzare il capitale eroso dalle perdite costantemente, l’ultimo di circa 2 milioni. Le leggi lo vieterebbero”.
L’assessorato ha definito un piano che prevede “di arrivare all’equilibrio di bilancio a fine 2015 – spiega il ragioniere generale – e con controlli trimestrali”. Si è lavorato su commesse che portano ad azioni di risparmio su personale, benefit, gestioni effettive e su alcuni servizi che determinavano ricavi inferiori ai costi.
“Le condizioni per mettere in liquidazione la società c’erano tutte – conclude Sammartano – ma stiamo cercando di farla rivivere perché abbiamo immaginato che le buone professionalità e i contratti potessero mettere in equilibrio il soggetto societario”.
Nino Dina, presidente della commissione Bilancio dell’Ars assicura le rappresentanze sindacali: “Stiamo creando un percorso assieme a voi”, dice il parlamentare, mentre questi segnalano tra l’altro crediti vantati dalla pubblica amministrazione, come l’assessorato Agricoltura.
La commissione Ambiente ha rinviato a martedì la votazione finale delle norme per la tutela delle aree a vulnerabilità ambientale e a valenza ambientale paesaggistica. Approvata all’unanimità la risoluzione che impegna il governo regionale alla revoca delle note inviate dall’assessorato all’Energia a 17 Comuni della ex provincia di Agrigento, autorizzati alla gestione delle risorse idriche dalla legge regionale 2/2013, a consegnare le reti e gli impianti alla società Girgenti Acque.
La commissione Cultura ha incontrato l’assessore all’Istruzione Mariella Lo Bello per trattare la riforma della formazione professionale e le norme per il diritto allo studio. L’assessore ha chiesto di definire una tabella di marcia per approfondire le materie, tenuto conto che l’Ars è sotto sessione di bilancio e che le bozze di legge non sono al momento tra le priorità fissate dalla conferenza dei capigruppo.