Start up innovative: 740 in Lombardia solo 131 in Sicilia - QdS

Start up innovative: 740 in Lombardia solo 131 in Sicilia

redazione

Start up innovative: 740 in Lombardia solo 131 in Sicilia

martedì 10 Marzo 2015

Dal ministero Sviluppo economico 200 mln € per finanziare programmi di spesa tra 100mila e 1,5 mln €. Presentato a Palermo, presso la sede di Confindustria Sicilia, l’iniziativa “Smart&Start”

Palermo – Una dotazione di circa 200 milioni di euro per finanziare programmi di spesa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, sotto forma di mutuo agevolato a tasso zero, alle start-up innovative di tutto il territorio nazionale. Sono questi i numeri di Smart&Start Italia, l’incentivo promosso dal ministero dello Sviluppo economico e gestito da Invitalia che ha preso ufficialmente il via lo scorso 16 febbraio e che è stato presentato a Palermo, presso la sede di Confindustria Sicilia.
Priorità nella selezione è data alla qualità dei progetti presentati: il grado di innovatività e di sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa, la capacità imprenditoriale e la capacità di rendere evidente il vantaggio competitivo del progetto.
La copertura sarà pari al 70% delle spese ammissibili ma potrà arrivare fino all’80% (per un massimo di 1,2 milioni di euro), se la startup è costituita da giovani o donne, o nel caso in cui abbia tra i soci un “cervello di ritorno”, ovvero un dottore di ricerca che rientra dall’estero. Un’attenzione particolare è per le imprese con sede nel Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nell’area del terremoto aquilano, che potranno beneficiare di un ulteriore contributo a fondo perduto pari al 20% del finanziamento.
All’incontro hanno partecipato Simona Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico; Bernardo Mattarella, responsabile Incentivi e Innovazione di Invitalia; Giorgio Cappello, presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia: e Fabio Montagnino, direttore del Consorzio Arca – Incubatore d’Imprese.
“Vorrei innanzitutto ringraziare Confindustria per questa occasione di promozione e Invitalia, nostro braccio di gestione – ha detto Simona Vicari -. La Sicilia ha enormi potenzialità e può contare su intelligenze creative capaci di dare un importante contributo allo sviluppo. Se a questo si aggiunge l’appeal del marchio ‘made in Italy’ che, ad oggi, risulta essere tra i più ricercati su Internet, secondo solo a Visa e Coca cola, allora risulta chiara l’importanza di uno strumento come Smart&Start che mira a far crescere l’offerta di impiego, mai sufficiente rispetto alla domanda di lavoro”.
“In Italia – ha detto Cappello – sono 3.348 le start up innovative e di queste 131 sono in Sicilia. Non siamo i primi in classifica, ma neanche gli ultimi. Diciamo che stiamo nel mezzo tra le 740 start up della Lombardia e le 10 della Valle d’Aosta. L’obiettivo deve essere quello di far crescere questo numero sempre di più, perché solo intensificando l’azione di innovazione e gli investimenti in ricerca sarà possibile trattenere le nostre migliori menti, vera ricchezza di questa terra, e invertire la rotta tornando a crescere”.
 

 
Risultati raggiunti. 68 milioni di investimenti attivati
 
“La prima esperienza di Smart&Start è stata importante non solo per i risultati raggiunti, ma anche perché ha dato un contributo decisivo nell’impostazione della nuova versione dell’incentivo, confermando il rilievo che le nuove imprese innovative e in particolare le start-up hanno nella politica industriale – ha detto Mattarella –. In poco più di un anno sono state presentate 1.200 domande, di cui 368 finanziate. Sono stati coinvolti 2.767 neoimprenditori, per un totale di 68 milioni di investimenti attivati”.
“È molto importante – ha concluso Montagnino – incentivare la nascita e la crescita delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e per incoraggiare il rientro dei ‘cervelli’ dall’estero. E altrettanto importante è essere molto selettivi, perché ci sia spazio solo per quei ‘visionari’ che davvero credono che anche da qui si possa fare innovazione d’eccellenza”.

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