Cineturismo, per il rilancio del territorio - QdS

Cineturismo, per il rilancio del territorio

Chiara Borzi

Cineturismo, per il rilancio del territorio

martedì 17 Marzo 2015

La serie del commissario Montalbano continua a portare fortune a Ragusa, sono 72 mila i turisti in più nel 2014. L’assessore al Turismo Cleo Li Calzi ha di recente presentato alla Bit di Milano il film Italo

RAGUSA – L’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi ha partecipato alla proiezione del film “Italo”, produzione siciliana realizzata dalla regista Alessia Scarso, presentata alla fiera Bit di Milano. Il film, integralmente ambientato a Scicli (Rg) cittadina patrimonio dell’Unesco, è stato molto pubblicizzato in Italia ed ha creato un nuovo piccolo patrimonio cinematografico per la Sicilia, tale da aver spinto la stessa Li Calzi a lanciare dalla Bit una nuova scommessa nel segno del cineturismo per la regione attraverso la storia fortunata del cane Italo.
Film come questo, secondo quanto dichiarato dall’assessore, possono fare da attrattore per i territori Unesco siciliani, spingendo i turisti a visitare i luoghi del set. Se da un lato, dunque, la Regione è pronta a puntare su questo tipo d’indotto culturale e turistico, nell’incentivare concretamente l’opportunità sembra ci siano minori opportunità. Per sostenere e ordinare le produzioni, la Sicilia dispone della Sicilia Film Commission, ente con bilancio autonomo che eroga propri incentivi. Proprio dalla Comune di Ragusa, territorio che più di altri sembra godere del beneficio portato dalla cinematografia e il cineturismo, si alza una forte richiesta di attenzione rivolta proprio alla Sicilia Film Commission: si chiede maggiore sostegno, soprattutto economico, per continuare a rendere “attraenti” alla cinematografia il territorio; maggiore attenzione regionale farebbe crescere l’attrattività dei luoghi e quindi generare un numero di visitatori maggiori.
Il Quotidiano di Sicilia ha raggiunto Stefania Campo, Assessore alla Cultura e i Beni Culturali del Comune di Ragusa per far luce sulla questione.
“Chiediamo alla Regione di appoggiare realmente l’indotto nella nostra provincia perché chi è venuto qui è stato prima innamorato della bellezza del nostro territorio, che attirato dalle opportunità che la politica ha offerto. La forza economica di una grande Film Commission come quella siciliana manca a Ragusa. Ragusa ha avuto un’esplosione a livello turistico da quando viene girata la fiction Montalbano, un turismo non solo legato alla cultura dei luoghi ma anche al circuito enogastronomico. Siamo riusciti a catalizzare attenzioni perché nella provincia sono stati girati anche film memorabili del passato come ‘Divorzio all’italiana’, ‘Tre giorni d’anarchia’, ‘L’uomo della luna’, ‘Gente di rispetto’”.
Secondo quanto dichiarato dall’assessore Campo, l’amministrazione di Ragusa ha provveduto individualmente a curare esteticamente il proprio territorio e a potenziare la formazione di nuove professionalità che possono essere assorbite dalla cinematografia, creando occupazione.
“Stiamo investendo per migliorare esteticamente i luoghi e mantenerli integri per le location, il tutto autonomamente. La macchina cinematografica crea inoltre tanti posti di lavoro, crea la richiesta di politiche di occupazione a cui stiamo cercando di rispondere cercando di formare professionalità spendibili nella cinematografia. Senza professionalità locali le produzioni scelgono di portare le truppe da Roma, una dispersione di denaro considerati i nostri investimenti per cercare di mantenere l’indotto”.

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