Call center siciliani in subbuglio, resta viva l’ipotesi dei tagli - QdS

Call center siciliani in subbuglio, resta viva l’ipotesi dei tagli

Michele Giuliano

Call center siciliani in subbuglio, resta viva l’ipotesi dei tagli

martedì 17 Marzo 2015

Si allontana il rischio dei licenziamenti di massa ma ancora ci sono da chiarire le strategie di Almaviva. I sindacati monitorano la situazione anche dopo la conferma della commessa Wind

PALERMO – Non ci saranno i licenziamenti di massa che erano stati prospettati ma comunque un taglio al personale sembra proprio di sì. Le ultime notizie che riguardano i call center siciliani hanno un sapore decisamente agrodolce.
Certamente meno amaro rispetto a quanto si ventilava sino a pochi giorni fa, con la prospettiva di un licenziamento collettivo tra le mille e le mille e 500 unità.
 
Ora però questa ipotesi sembra allontanarsi anche se non quella che comunque ci possano essere dei ridimensionamenti di questi call center, ed ancora non ci sono in merito numeri certi: “Comunichiamo l’acquisizione della commessa Wind sulla Sicilia – si legge in una nota di Almaviva, società interinale – ma le condizioni previste sono tali per cui, per conseguire l’indispensabile sostenibilità economica dell’attività, dovranno essere necessariamente individuate soluzioni che consentano di far fronte alle sfide in termini di produttività, efficienza, qualità”.
Un comunicato lapidario che lascia intendere molto e niente: cosa si intende per sostenibilità? Ci saranno quindi comunque dei licenziamenti? O magari delle riduzioni orarie di lavoro, con altri contratti di solidarietà da sottoscrivere? Sembra proprio che se sia passata la tormenta ancora invece debba essere affrontata la tempesta. I sindacati intanto affilano le armi e promettono battaglia nuovamente su questo fronte: “Non siamo disposti a trattare su soluzioni che derogano al contratto nazionale di categoria” sottolinea il coordinamento delle Rsu Fistel Cisl di Almaviva Palermo. “La battaglia comunque continuerà in sede ministeriale – aggiunge Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo Trapani – sulle regole degli appalti, sui passaggi di commessa e sulle gare al massimo ribasso”. “Le sfide non ci spaventano – rilancia Aldo Rizzo, vicesegretario Ugl telecomunicazioni Sicilia. è da 14 anni che svolgiamo questo lavoro e soprattutto negli ultimi tre anni i dipendenti si sono già sacrificati con il contratto di solidarietà che ha comportato una riduzione del salario medio mensile. Adesso basta con i sacrifici oggi vogliamo salvaguardare il singolo posto di lavoro e mantenere i livelli occupazionali in un territorio dove Almaviva rappresenta la più grande impresa”.
In molti chiedono che ci sia anche la mediazione del governo nazionale in questa lunghissima vertenza: “Il governo nazionale – ribadisce il segretario della Cisl Palermo -Trapani Daniela De Luca – deve regolare un settore che è ormai in balia di logiche distorte e che conta più di 80 mila addetti in tutto il paese e oltre 20 mila solo a Palermo”. Il segretario della Uilcom Sicilia, Giuseppe Tumminia, conferma che “Siamo consapevoli – sostiene invece il segretario della Uilcom Sicilia, Giuseppe Tumminia – di dovere affrontare una trattativa non scontata per garantire i diritti di questi lavoratori. Intanto di positivo c’è la decisione di Almaviva di abbandonare alcune fantasiose richieste come il passaggio di tutti i lavoratori a 4 ore o la deroga al contratto collettivo nazionale di lavoro. La Uilcom continuerà un confronto serrato con il governo nazionale e mentre sul piano territoriale resta ancora aperto il problema della sede”.
 

 
A breve un tavolo tecnico a Roma per discuterne
 
Tra qualche giorno è previsto un tavolo tecnico a Roma che si preannuncia rovente e dal quale, ancora una volta, dipende la sorte dei lavoratori. Nei call center di Almaviva in Sicilia operano circa 6 mila lavoratori, di cui 1.500 dipendenti e 1.500 a progetto. “Vengono prospettati tagli occupazionali di alto impatto, che ci spaventano. Sarebbe l’inizio di una deriva senza precedenti per la Sicilia e l’impoverimento di un territorio già martoriato dalla crisi e dalla fuga dei grandi gruppi” dice Rosalba Vella, della segreteria Slc Cgil di Palermo. Le segreterie provinciali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno presentato un ordine del giorno durante l’esecutivo regionale all’Nh Hotel di Cgil, Cisl e Uil in cui hanno chiesto l’intervento delle istituzioni comunali e regionali e annunciato azioni di lotta per impedire la chiusura del sito e a difesa del lavoro e del futuro delle migliaia di famiglie coinvolte da un possibile disastro occupazionale. La vertenza Almaviva, sostengono i sindacati nel loro documento, ha assunto ormai contorni sempre più preoccupanti. “Ci sono gare effettuate al massimo ribasso – continuano le organizzazioni di categoria – e senza regole che garantiscano la territorialità dei servizi erogati, con la conseguente perdita di commesse”.

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