Credito agevolato, in pochi ci credono - QdS

Credito agevolato, in pochi ci credono

Michele Giuliano

Credito agevolato, in pochi ci credono

venerdì 20 Marzo 2015

Scarsa conoscenza del prodotto e convinzione che per accedere sia necessaria una valanga di documenti. Per le pmi ci sono i fondi Jeremie ma si continua ad andare al piccolo trotto: troppa diffidenza

PALERMO – Stenta a mettersi in moto la macchina che apre i rubinetti al credito agevolato per le piccole e medie imprese siciliane. Nonostante da tempo oramai sia partito il sistema del fido agevolato in Sicilia, attraverso i famosi fondi Jeremie, si fa fatica a utilizzarlo. I motivi potrebbero essere i più svariati: dalla scarsa propensione delle imprese a investire, ai dubbi per il futuro e quindi alla possibilità di restituire quanto dovuto; e poi c’è anche la scarsa informazione e la diffidenza di chi fa impresa in Sicilia e ha paura di imbarcarsi in una strettoia burocratica senza fine.
Jeremie Sicilia è uno strumento di finanza agevolata a sostegno delle piccole e medie imprese dell’Isola, cofinanziato dalla Regione siciliana e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Il plafond complessivo è pari a 50,7 milioni di euro di cui 22,8 milioni di euro quota Fei Jeremie e 27,9 milioni di euro quota Unicredit.
Si tratta di un prodotto a condizioni agevolate che ha il vantaggio di avere il 45 per cento a tasso zero e il resto a un tasso preferenziale: nonostante questo fino adesso non ha avuto grande appeal nel mondo imprenditoriale. Il motivo potrebbe anche risiede nella scarsa conoscenza del prodotto e nella convinzione, da parte degli imprenditori, che per accedere a Jeremie sia necessaria una valanga di documenti. “Non è assolutamente così – sottolinea il responsabile commerciale Corporate Sicilia di Unicredit, Gregorio Squadrito -. Pur essendo un prodotto di finanza agevolata, la documentazione richiesta è quella di rito e si tratta di un prodotto semplicissimo destinato agli investimenti ma che, in qualche circostanza, può finanziare anche il circolante”.
A beneficiare di Jeremie Sicilia possono essere tutte le pmi con sede legale e unità produttiva nel territorio della Regione. Sono ammesse anche le pmi che abbiano sede legale fuori dall’Isola a condizione di avere una seconda sede nella Regione e di operare nel territorio. I prestiti erogati potranno andare da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 1,5 milioni di euro e saranno erogati per investimenti in beni materiali e immateriali, per il capitale circolante relativo allo stabilimento, rafforzamento o espansione di attività nuove o esistenti. I finanziamenti dovranno essere erogati entro il 31 dicembre 2015 e proprio per questo c’è una certa preoccupazione: chiuso questo periodo torneranno a essere difficoltà le modalità di accesso al credito.
 
“Si tratta di uno strumento estremamente utile e ci auguriamo che nelle mani di Unicredit possa essere realmente utilizzato – commenta il vicepresidente di Confindustria Sicilia Nino Salerno -. E’ uno strumento finanziario che sostiene gli investimenti e che prevede anche forme di finanziamento per il circolante, cosa di cui le aziende in questo momento hanno un grande bisogno. Jeremie rappresenta uno strumento importante per il rilancio della nostra economia e per le nostre imprese che vogliono restare competitive. E poi ci sono 50 milioni da spendere entro il 2015”.
 


Ancora troppe differenze tra Nord e Sud
 
Sono le statistiche che evidenziano il fatto che in Sicilia è importantissimo il credito agevolato. Non tanto per la crisi, che è ovunque, quanto perché ci sono dei gap evidenti. L’ultimo osservatorio sul credito dimostra che è ancora alto il differenziale tra accesso al credito al Sud e accesso al credito al Nord. Le imprese siciliane pagano all’incirca due punti in più ma sono soprattutto costrette ad offrire il doppio delle garanzie che offrono le imprese del Nord. Con Jeremie le imprese avranno  un abbattimento del 50 per cento del tasso di accesso al credito. Le imprese beneficiarie con Jeremie Sicilia possono sviluppare iniziative che hanno obiettivi di sviluppo economico, inclusione e miglioramento sociale. Jeremie è uno strumento di finanziamento agevolato a medio-lungo termine che serve a sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese sociali siciliane, facilitando l’accesso al credito. Nasce dalla collaborazione tra la Regione siciliana, Fei, Banca Etica, Agenzia L’Ape, Hub Sicilia, Consorzio Sol.Co. e Microfinanza srl. È uno strumento finanziario cofinanziato dal Fondo sociale europeo (Fse) e dalla Regione siciliana.

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