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Catania – Comune, nessun piano di rientro. 140 milioni di euro, Riva: “Li attendiamo”

Melania Tanteri

Catania – Comune, nessun piano di rientro. 140 milioni di euro, Riva: “Li attendiamo”

sabato 24 Ottobre 2009

Mistero sul “buco” attuale. Come saranno pagati i creditori? “Rispetteremo l’ordine cronologico”. L’assessore al Bilancio: “Siamo sulla strada giusta per uscire dal tunnel dei debiti”

CATANIA – Il fallimento del Comune di Catania, vero come dimostrato recentemente dalla trasmissione televisiva Report, o presunto, come continuano a sostenere gli inguaribili ottimisti dell’amministrazione Stancanelli, nasconde una realtà inconfutabile: il debito mastodontico che continua a gravare sulle casse dell’amministrazione.
 
La conferma viene dalle parole dell’Assessore al Bilancio del Comune etneo, Gaetano Riva, che non nasconde la presenza di alcune difficoltà oggettive, ma, assicura “siamo sulla strada giusta per uscire dal tunnel dei debiti”. Questo nonostante non sia stato approntato alcun piano di rientro del debito, o almeno non ne sia stato programmato uno dettagliato. “Un vero e proprio piano di rientro – spiega Riva – non c’è, stiamo adottando però alcuni criteri per estinguere i debiti. Ad esempio quello temporale: rispettiamo cronologicamente i creditori, in modo da applicare un criterio quanto più oggettivo possibile. Appena arrivano le risorse, liquidiamo i debiti più vecchi in ordine di tempo”. Già, le risorse, ma in attesa dei famosi 140 milioni di euro, promessi dal Presidente del Consiglio Berlusconi in persona, deliberati dal Cipe e non ancora giunti a Catania, quali siano queste risorse non è facile da comprendere. “Abbiamo puntato – aggiunge Riva – innanzitutto al recupero dell’evasione e dell’elusione delle tasse e stiamo inoltre lavorando su provvedimenti seri che incideranno complessivamente sulle entrate del Comune.
 
E tutto questo, ci tengo sia sottolineato, senza aumentare di un centesimo le tasse”. Insomma, per sanare il buco spaventoso, di cui neanche l’assessore al bilancio conosce l’ammontare con precisione, si punta all’efficienza nelle finanze. “Nell’ultimo anno e mezzo – spiega Riva – siamo riusciti a estinguere quasi del tutto il debito del 2005 (peccato che proprio per il 2005 non ci fossero i debiti ingenti degli anni precedenti e di quelli successivi, causa appunto del fallimento de facto del Comune n.d.r.), abbiamo contenuto la spesa di circa 90 milioni di euro ed estinto due impegni finanziari con le banche per un ammontare complessivo di 100 milioni di euro. Stiamo poi intervenendo – continua – sulla razionalizzazione della spesa e del personale e stiamo puntando, per quel che riguarda i mutui, a rimodulare i tassi di interesse, ma questa è un’operazione che richiede tempo”. Per quanto riguarda l’alienazione dei beni immobili di proprietà del comune,un  processo di dismissioni di numerosi immobili dell’ente(circa ottanta quelli individuati) per un ammontare potenzialmente stimato in circa settanta milioni di euro, l’assessore assicura che non ci saranno svendite: “Stiamo collaborando con l’Agenzia del Territorio – aggiunge Riva – che ci aiuterà a dare una corretta  e reale valutazione del valore degli immobili, evitando così il rischio della svendita”.
Insomma, nessuna sostanziale novità rispetto a quanto dichiarato nell’ottobre 2008 dallo stesso Stancanelli, nessun piano di rientro né alcuna novità sull’arrivo dei tanto attesi 140 milioni di euro. Relativamente a questi, infatti, lo stesso assessore dichiara che l’amministrazione “sta semplicemente attendendo” ma, assicura, “entro novembre ne dovrà arrivare una prima tranche”. Insomma, ai creditori, ai fornitori e ai catanesi tutti non resta che rimanere così, come i Soldati di Giuseppe Ungaretti: Si sta come d’autunno, sugli alberi le foglie. 

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