I sindaci siciliani dichiarano lo stato di calamità istituzionale - QdS

I sindaci siciliani dichiarano lo stato di calamità istituzionale

redazione

I sindaci siciliani dichiarano lo stato di calamità istituzionale

mercoledì 25 Marzo 2015

Si vogliono chiarire ai cittadini le criticità che impediscono una buona amministrazione

Mobilitazione attiva nei rapporti con i cittadini, un progetto di salute pubblica da presentare a tutti gli amministratori dei Comuni siciliani a Caltanissetta il 21 aprile prossimo nella sede del Teatro Regina Margherita, per una condivisione che sia il più ampia possibile e Assemblee cittadine per descrivere dettagliatamente problemi e responsabilità che impediscono la buona amministrazione dei Comuni. Questi, in sostanza, i contenuti dell’importante conferenza stampa indetta da AnciSicilia cui hanno preso parte un centinaio di sindaci siciliani che hanno gremito, muniti di fascia, l’interno dell’Hotel Politeama di Palermo lo scorso 17 marzo.
“La difficilissima emergenza istituzionale e finanziaria – ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia – che attanaglia i Comuni siciliani impedendo agli amministratori di svolgere la funzione e il mandato ricevuto dagli elettori, ha portato la Sicilia a subire uno stato di ‘calamità istituzionale’. Il problema non è più soltanto economico o politico”.
“Abbiamo deciso di fare il nostro mestiere – ha aggiunto Orlando – confrontandoci con i cittadini. Da oggi parte un’iniziativa che dà seguito a quanto già deliberato da 200 Consigli comunali della Sicilia, cioè dal 70 per cento dei Comuni isolani. Dopo questa delibera non ci resta che prendere atto che siamo in presenza di una totale mancanza di tenuta istituzionale, in quanto i Comuni non hanno alcuna interlocuzione con la Regione. Ecco perché abbiamo deciso di lanciare un progetto di ‘salute pubblica’ nell’interesse dei cittadini. Abbiamo predisposto una sorta di resoconto delle criticità e dei punti più volte ripetuto con riferimento al federalismo fiscale, alla gestione dei servizi idrici e rifiuti, o ancora al problema del precariato e abbiamo convocato una grande assemblea regionale che si terrà il prossimo 21 aprile a Caltanissetta”.
“Le assemblee pubbliche – ha spiegato il presidente di AnciSicilia – dovranno essere convocate entro il 30 aprile prossimo, data entro cui dovrebbe essere approvata una legge finanziaria che ci porterà a essere sindaci di Comuni ormai quasi inesistenti. Saremo costretti,  facendo  appello  alla dignità istituzionale del ruolo che siamo chiamati a svolgere, a  spiegare ai cittadini quali sono gli impedimenti rispetto alla nostra missione e cioè un sistema istituzionale che mortifica le Autonomie locali”.
“I sindaci – ha concluso Orlando – sono pronti a dimostrare di essere gli unici ad avere la capacità di poter parlare ai cittadini e rivendicano un ruolo politico e istituzionale da troppo tempo mortificato dalla mancanza di provvedimenti concreti e da riforme sempre annunciate e mai realizzate”.
 

 
Leoluca Orlando: “Assenza e inadeguatezza da parte del Governo regionale”
 
“È giunto il momento che i nostri cittadini prendano coscienza dello stato di calamità istituzionale causato dalla totale assenza e inadeguatezza del Governo regionale che costringe noi amministratori ad una immobilità forzata e ci impedisce di portare a compimento il mandato ricevuto dai nostri elettori” ha esordito così Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia all’Assemblea dei sindaci e dei presidenti dei Consigli comunali della provincia di Agrigento svoltasi a Favara.
“Non siamo più disposti – ha aggiunto – a ‘tirare a campare’ nella gestione dei nostri Comuni, in attesa di riforme che vengono puntualmente annunciate e disattese o di ‘leggi-manifesto’ che  anziché normare rinviano a provvedimenti successivi la regolamentazione e la risoluzione di problemi, come la gestione integrata dei rifiuti o delle acque, che incidono fortemente sulla qualità della vita dei nostri concittadini”.
“Abbiamo il dovere – ha concluso il presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani – di intervenire in maniera decisa, informando i nostri cittadini sulla reale situazione che caratterizza la difficile gestione dei nostri Comuni, evidenziando come la crisi che sta mettendo in ginocchio gli Enti locali ormai non è più solamente finanziaria ma è prevalentemente istituzionale. Essa crea uno stato di emergenza infinita che non siamo più disposti a tollerare”.
Un’altra Assemblea con lo stesso argomento all’ordine del giorno si svolgerà nella sede del Comune di Trapani il prossimo lunedì 30 marzo.

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