Musei siciliani, servizi “africani” - QdS

Musei siciliani, servizi “africani”

Giuseppe Bellia

Musei siciliani, servizi “africani”

sabato 24 Ottobre 2009

Musei. Servizi scadenti e crollo di visitatori.
Prenotazione. Tutti i musei, sebbene abbiano e-mail di contatto e sito-internet informativo non prevedono il servizio di vendita on line dei biglietti, per 3 su 12 non è prevista nemmeno la prenotazione telefonica.
Altri servizi. Sette gallerie su 12 non prevedono alcun servizio di visita guidata, cinque nessun percorso per i bambini. Ad esclusione del Museo Palazzo Riso, tutti gli altri, non hanno attivo il servizio di caffetteria

PALERMO – Ai direttori delle gallerie regionali sono state posti 13 quesiti,  sono stati proposti undici servizi di base per il turista, chiedendo loro quali di questi fossero attivati presso il loro museo.
Dall’analisi dei dati elaborati, emerge una situazione generalmente preoccupante con poche eccellenze.
Prenotazione dei biglietti. Sui musei monitorati, tre ( Casa  Natale Luigi Pirandello, Casa Museo Uccello, Galleria regionale di Palazzo Bellomo) su 12 non offrono al turista-visitatore, alcuna possibilità di prenotare a distanza il biglietto d’ingresso via telefono. Tutti i musei, sebbene abbiano e-mail di contatto e sito-internet informativo non prevedono il servizio di vendita on line dei biglietti: è un’anomalia che si trasforma in un mancato servizio per coloro che utilizzano abitualmente internet effettuando anche i pagamenti a distanza tramite carta di credito.
Servizi di accompagnamento, d’illustrazione e commento delle opere.
Sette gallerie su 12 non prevedono alcun servizio di visita guidata, cinque nessun percorso per i bambini. Una cifra non da poco, se si pensa che si tratta di servizi di base. A ciò occorre aggiungere che solo due gallerie su 12 sono provviste di bookshop, tre hanno il guardaroba. Infine, assenti in tutti i musei censiti, i servizi di nursery e baby parking, in sostanza, una famiglia è impossibilitata a lunghe permanenze dentro i siti culturali poiché, se con figli piccoli al seguito, questi non avrebbero alcuna possibilità di divertimento.
Tirando le conclusioni le gallerie regionali in Sicilia, non sono a “dimensione di famiglia”.
Caffetterie. Ad esclusione del Museo Palazzo Riso, tutti gli altri, non hanno attivo il servizio. Certamente non è il più importante, almeno da un punto di vista meramente culturale, ma anch’esso, “fa la sua parte”, poiché consente una breve sosta ai visitatori.
Così facendo, il visitatore lungo il percorso museale, non potrà concedersi un caffè o una bibita perché nessun luogo di ristoro è attualmente disponibile in questi siti culturali.

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