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Messina – Teatro Vittorio Emanuele, la stagione unica bene accolta

Lina Bruno

Messina – Teatro Vittorio Emanuele, la stagione unica bene accolta

venerdì 27 Marzo 2015

Dal Cda approvati i bilanci consuntivi pregressi e il previsionale 2015: i conti sono stati risanati. Oltre 1.600 abbonati. Collaborazioni con i teatri di Barcellona e Taormina

MESSINA – Una svolta per il Teatro Vittorio Emanuele che dopo essere stato per lungo tempo relegato a “stipendificio” torna al suo ruolo di rappresentare e produrre spettacoli. Soddisfatti dei traguardi raggiunti, sia nella gestione amministrativa che in quella artistica il presidente dell’Ear Maurizio Puglisi e il soprintendente  Antonio Saija. Tra i teatri siciliani quello messinese è l’unico senza passivi, hanno ribadito, anche se rimane per il momento la sua dipendenza dai fondi regionali.
Il nuovo Cda dell’Ente insediatosi quasi un anno fa, su proposta di Saija,  ha approvato i bilanci consuntivi pregressi e il previsionale 2015, ha risanato i conti pagando tutte le pendenze e annullato diverse procedure esecutive con recupero delle somme pignorate. Si è adottata inoltre, ricordano i vertici, una sorta di spending review con la riduzione del 20% delle retribuzioni dei direttori artistici e del Sovrintendente e si sono dismessi alcuni uffici decentrati con un risparmio di 70 mila euro l’anno.
La definitiva approvazione della tabella di equiparazione, secondo il presidente Puglisi, consente inoltre la riorganizzazione del personale che dall’assunzione, nel 1996, ha lavorato e acquisito qualifiche senza un regolamento che consentisse di affidare i carichi di lavoro con tutti gli effetti connessi.
Il successo della stagione unica varata di prosa, musica e contaminazioni, è provata, rilevano i direttori artistici Ninni Bruschetta e Giovani Renzo, dalla costante crescita del pubblico e dagli oltre 1600 abbonati. Ma c’è anche un’attività di formazione e produzione che caratterizza il nuovo corso del Teatro messinese a cui si vuole dare spazi sempre maggiori sul territorio, dalle circoscrizioni ai siti della Provincia anche in vista del riconoscimento ministeriale quale Teatro di rilevante interesse culturale.
“Dopo la convenzione con il teatro Mandanici di Barcellona – dice Saija- abbiamo concluso l’accordo per l’utilizzo dell’arena di Furnari, e si proverà anche una collaborazione con il Teatro antico di Tindari; vorremmo creare un polo culturale in alternativa a Taormina dove comunque questa estate saremo con quattro nostre produzioni”.
Il Vittorio Emanuele dunque come epicentro di un fermento nuovo, “gli spazi sono utilizzati ormai per tutto l’arco della giornata, con prove e laboratori che si alternano nelle sale e sul palcoscenico – sottolinea Bruschetta- questo fa ben sperare per i traguardi futuri dove c’è la creazione di una compagnia stabile”.
Di orchestra da consolidare parla Giovanni Renzo, direttore artistico per la musica, certo in modo graduale, ma è tra gli obiettivi su cui lavorare.
“I nostri orchestrali sono ormai apprezzati, da artisti e musicisti oltre che da pubblico e critica, tanto da essere richiesti per attività concertistiche in  ambiti diversi dal nostro teatro”. I vertici dell’Ente negli ultimi mesi però hanno dovuto fare i conti anche con il fuoco incrociato, venuto dal fronte sindacale e centrato sulla pratica non tramontata dei biglietti omaggio, ma anche da quello politico.
Polemiche secondo Ninni Bruschetta che servono solo a chi “non si rassegna al tramonto dei vecchi metodi mafiosi di gestione”. In un esposto presentato dal consigliere comunale Nina Lo Presti all’assessore regionale al turismo , all’Anac, al Prefetto e al Ministro degli interni, si ipotizzano cause di “incompatibilità  e di inconferibilità” del presidente Puglisi e del sovrintendete Saija, il primo perché responsabile dell’Associazione culturale Nutrimenti terrestri, il secondo perché già presidente del nucleo di valutazione della Provincia.
Vengono sollevati dubbi anche sulle nomine dei due direttori artistici, Bruschetta e Renzo, con incarichi da 32 mila euro lordi l’uno ”mentre -dice Lo Presti- era stato inizialmente emanato un avviso pubblico per la designazione a titolo gratuito di un direttore artistico unico”. “Sono attacchi strumentali -dice il presidente Maurizio Puglisi,- che tendono a delegittimare  il sindaco Renato Accorinti; non sono più presidente di Nutrimenti terrestri dal 2002”.

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