Turismo sostenibile, primi passi in Sicilia - QdS

Turismo sostenibile, primi passi in Sicilia

Stefania Zaccaria

Turismo sostenibile, primi passi in Sicilia

venerdì 10 Aprile 2015

Anche nell’Isola si stanno diffondendo sempre più i percorsi a piedi o in bicicletta, diverse le proposte etiche ed ecologiche. Addiopizzo travel è stata la prima, poi la cooperativa Viaggi solidali e Sicilia in cammino

PALERMO – Settimane di cammino, di esplorazione, da soli o in gruppo, per una ricerca spirituale o semplicemente per vivere al meglio gli spazi aperti nella natura. La passione per i viaggi sostenibili e per i percorsi da compiere a piedi o in bicicletta si sta diffondendo notevolmente anche in Italia. Se prima era il Cammino di Santiago l’unico percorso celebre, adesso sono numerosi i territori esplorati ed esplorabili, anche nel nostro Paese. A piedi o in bicicletta, quindi, con lo spirito religioso o laico, è possibile scovare cammini interessanti in ogni regione.
Via Francigena, ad esempio, è diventata famosa per i 900 km che attraversano l’Italia da Nord fino a Roma o che partono dalla capitale in direzione della Puglia. C’è anche la via Lauretana a piedi da Assisi a Loreto, con i suoi 150 chilometri dall’Umbria alle Marche, o il percorso del Parco nazionale dell’Appenino tosco emiliano che si fa a dorso di un asino, o ancora i numerosi percorsi in bici che vengono ormai organizzati in ogni regione. Anche la Sicilia, comunque, ha sviluppato negli ultimi anni percorsi sostenibili e responsabili: diversi sono gli operatori che propongono vacanze sui generis che, nella nostra Isola, abbracciano non solo la causa ecologica-ambientale ma anche l’aspetto etico e socio-economico.
È ‘Addiopizzo Travel’, ad esempio, ad affermarsi nella Trinacria per percorsi turistici responsabili a sostegno degli operatori che hanno detto no alla mafia. L’associazione culturale, nata nel 2009 sulla scia del comitato Addiopizzo, è impegnata ad offrire al turista la migliore immagine della Sicilia, con un territorio fatto di incontri, arte, lingua, tradizioni, cibo e persone.
I tour di Addiopizzo, quindi, sono sostenibili sia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista solidale, visto che con i percorsi creati si sostengono le associazioni no profit impegnate nei diversi itinerari. Seppur si tratti di percorsi più o meno brevi, l’associazione ha già ottenuto consistenti adesioni: le proposte sono diverse, come ‘Palermo No Mafia’, ossia una passeggiata di tre chilometri attraverso le strade della città, ‘Il cuore della Sicilia, Mafia-free bike tour’ – un’escursione di sei giorni per gli amanti della bici che unisce mare, paesaggi rurali e incantevoli centri abitati, su percorsi che seguono alcuni tratti ferroviari dismessi – e diversi altri percorsi nel territorio palermitano.
Anche la cooperativa ‘Viaggi solidali’ si è affermata nel campo del turismo responsabile in Sicilia, proponendo itinerari di una settimana che partono da Catania centro, passano per il più grande vulcano d’Europa, l’Etna, prevedono soste ai presidi SlowFood della Sicilia e presso l’emittente televisiva ‘Telejato’, più volte nel mirino della mafia, per poi proseguire con l’esplorazione di Palermo e di Trapani.
Itinerari di una settimana sono proposti anche da ‘Sicilia in cammino’ che, sul proprio portale, suddivide i percorsi a seconda del ‘mezzo’ scelto, a piedi, in bici, in asino, a cavallo, in arrampicata o in surf! Ogni mese ci sono dei percorsi già prestabiliti alla scoperta delle diverse province siciliane, tra folclore e paesaggi, tra natura e tradizioni.
 

 
A Ragusa escursioni sugli asini degli Iblei
 
RAGUSA – Parlare di trekking con gli asini è forse una delle particolarità più emblematiche del turismo sostenibile in Sicilia. Seppur se ne parli in diverse province, soprattutto a Messina o a Enna, e in minima parte anche in qualche regione d’Italia, è nel territorio del ragusano che questi percorsi sono più radicati ed è qui che stanno riscuotendo sempre maggiore successo. Il ritmo del cammino, qui, si fa così più lento, più sentito, al ‘passo dell’asino’, che paziente e senza fretta accompagna i visitatori lungo i percorsi prestabiliti. I monti iblei, Monterosso Almo e Ragusa, ma anche la zona di Cava Ispica, sono i luoghi prediletti per queste escursioni che vengono organizzate spesso – solitamente ogni mese da alcune associazioni della zona – e in collaborazione con alcuni allevamenti di asini di razza ragusana. In questi casi non si parla naturalmente di cammini di settimane o di mesi: i percorsi sono di circa 6 km, si effettuano in giornata, in parte su pista sterrata, in parte su sentieri, sempre in compagnia di un gruppo di asini iblei che, con tranquillità, percorrono le bellezze del territorio ragusano.

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