Garanzia Giovani: in Sicilia prese in carico 33.400 domande su oltre 54 mila adesioni - QdS

Garanzia Giovani: in Sicilia prese in carico 33.400 domande su oltre 54 mila adesioni

Chiara Borzi

Garanzia Giovani: in Sicilia prese in carico 33.400 domande su oltre 54 mila adesioni

sabato 11 Aprile 2015

Secondo il Report del ministero del Lavoro, l’Isola è la prima regione d’Italia per numero di registrazioni al progetto. Scarto di 10.800 unità, tra i giovani siciliani inattivi iscritti e gli effettivi aderenti all’iniziativa

PALERMO – ll Ministero del Lavoro ha diffuso nuovi dati riguardanti l’adesione delle varie regioni al programma Garanzia Giovani. Il report, aggiornato al 2 aprile, vede ancora le regioni del Sud a fare da traino ad una misura che lo stesso ministro del Lavoro Giuliano Poletti vorrebbe trasformare in pratica stabilizzata e non misura una tantum. A dicembre lo stesso Poletti dichiarò in conferenza stampa di aver registrato “un largo consenso degli altri Paesi Ue sulla richiesta di stabilizzare il programma Garanzia giovani ed estenderlo anche ai giovani in formazione”.
Al 2 aprile 2015, i giovani registrati a Garanzia sono 491.806 e rappresentano l’87,8 per cento (erano il 78,8 per cento un mese fa) del bacino di riferimento. In Italia i presi in carico dai servizi competenti mostrano un incremento del 5,1 per cento nell’ultimo mese, appunto aprile. Su un totale di 244.425 inattivi presi in carico, sono 65.758 quelli cui è stata proposta una misura: un valore – secondo il Ministero – in costante aumento che mostra una crescita del 75,8 per cento rispetto al mese precedente.
Come anticipato, la Sicilia emerge nel rapporto di monitoraggio come prima regione italiana per registrazioni. Sarebbero 64.792 i giovani inattivi che avrebbero fatto richiesta di adesione, un numero superiore ai registrati della Campania, pari a 64.644, e di Lazio e Puglia, regioni rispettivamente con 37.653 e 35.631 iscritti. Alle spalle di queste due regioni si piazza, forse contro le aspettative, la Lombardia con oltre 33 mila giovani inattivi registrati a Garanzia Giovani.
Il numero dei registrati siciliani non corrisponde al numero delle adesioni. Seppur apparentemente in contraddizione il motivo è semplice: le adesioni corrisponderebbero al numero di iscrizioni che il giovane può effettuare, avendo la possibilità di scegliere più Regioni di destinazione.
Lo scarto tra iscritti e aderenti, circa 10.800 giovani, rimane composto da soggetti che hanno fatto l’iscrizione al portale, ma non hanno successivamente espresso una preferenza o non hanno risposto alla comunicazione di appuntamento per la presa in carico fatta dal centro per l’impiego, o hanno rifiutato la stessa presa in carico o, infine, sono stati inseriti d’ufficio per avvenuta presa in carico presso altra Regione.
Nonostante lo strumento, dunque, ci sono casi in cui Garanzia Giovani sembra non essere volontariamente sfruttata da una fetta di neet siciliani.
Altro scarto è rilevato dal report per la Sicilia tra il numero di adesioni e la cosiddetta "presa in carico" da parte dei centri dell’impiego, tramiti determinanti nel programma.
Degli oltre 54 mila aderenti sono stati presi in carico dai centri dell’impiego catanesi solo 33.400 giovani. La percentuale è del 61 per cento del totale, apparentemente una stima importante, ma il dato è ugualmente irrisorio se si pensa che la convocazione ai CPI serve esclusivamente per tracciare un profilo del candidato e valutare il grado di difficoltà di ricerca dell’occupazione.
 

Neet siciliani: forte propensione alla mobilità
 
PALERMO – Strettamente legato al tema dell’adesione è, infine, il discorso della mobilità. Secondo quanto citato nel report di monitoraggio, le regioni Meridionali farebbero registrare una maggiore propensione verso adesioni per altre zone d’Italia diverse da quella di residenza. La Sicilia conferma il trend con ben 3.500 richieste fatte verso la Lombardia, altrettante in Veneto, quasi 2.500 verso l’Emilia Romagna e quasi 2.200 nel Lazio.
Il dato deve essere necessariamente letto tenendo in considerazione un ultimo elemento. Degli oltre 33 mila giovani siciliani inattivi presi in carico, i centri per l’impiego regionali ne hanno registrati 24.958  in possesso di un "profilo alto", ovvero assumibili con ottima possibilità di veder sgravati dal fisco i costi di assunzione. Ciò sta ad indicare, considerando l’alto tasso di mobilità siciliano, la probabilità per cui la nostra regione stia come rifiutando, cedendoli ad altri territori, risorse occupazionali economicamente sostenibili in un momento di crisi diffusa.

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