Il bilancio da 22,9 mld di euro al voto Ars il 28 aprile - QdS

Il bilancio da 22,9 mld di euro al voto Ars il 28 aprile

Raffaella Pessina

Il bilancio da 22,9 mld di euro al voto Ars il 28 aprile

mercoledì 15 Aprile 2015

Il calendario dei lavori è stato comunicato dal presidente Ardizzone. Crocetta critica incontro Delrio-Raciti: “Il Nazareno si spieghi”

PALERMO – A Palazzo dei Normanni si comincia a lavorare sul bilancio che nei prossimi giorni dovrà passare al vaglio della commissione Bilancio. Il testo arriverà in aula venerdì 24 aprile per essere incardinato, gli emendamenti dovranno essere presentati entro lunedì 27. L’esame degli articoli inizierà martedì 28 e dovrà concludersi entro giovedì 30, quando scadrà il quarto ed ultimo mese di esercizio provvisorio: resteranno così solo tre giorni di “maratona d’aula” a fine mese per l’approvazione della manovra, pena la decadenza di Governo e Parlamento.
Il calendario dei lavori è stato comunicato dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, all’inizio della seduta di ieri, durante la quale è stata approvata una mozione, sottoscritta da parlamentari di diverse forze politiche, che chiede al governo regionale di avviare ogni iniziativa utile nei confronti del governo centrale per mantenere gli attuali distretti di Corte di appello di Sicilia.
Intanto è ancora una volta crisi tra il Partito democratico ed il governatore Crocetta. Il segretario regionale del Pd Fausto Raciti, infatti, in una nota ha reso noti i risultati di un incontro avuto con il ministro Delrio. “Avere sbloccato la decisione del governo nazionale è un successo del Pd siciliano – hanno detto Raciti , Faraone, Cracolici e Gucciardi – adesso basta polemiche, lavoriamo per assicurare un bilancio e una finanziaria che diano attuazione alle riforme e al rilancio della Sicilia”.
La Sicilia  potrà contare su quasi 450 milioni provenienti da tributi riconosciuti dallo Stato e dal congelamento di rate di mutuo e il Pd ha voluto sottolineare la valenza del proprio intervento. Dura la risposta di Crocetta che ha risposto dichiarando: “Io non so a chi giovi presentare l’iniziativa, legittima, del Pd di incontrare il ministro Delrio sulle questioni di bilancio, quasi come una sorta di mediazione tra due istituzioni, il governo della Sicilia e il governo nazionale, legittimamente rappresentative della democrazia come lo sono anche i partiti”. “I rapporti, infatti, tra i governi regionale e nazionale – prosegue Crocetta – non possono essere in nessun modo mediati da alcuno, ma rientrano nella normalità istituzionale di rapporti che già esistono, persino a prescindere dalle collocazioni politiche dei singoli governi e continuano a essere incardinati nella logica istituzionale”.
 
“Per il resto – sottolinea il governatore – sinceramente sono stanco delle dietrologie che vengono rappresentate tutte le volte e vado dritto nel lavoro istituzionale che dobbiamo fare insieme a tutti i partiti alleati, al popolo siciliano e quindi anche insieme al Pd, che ringrazio per l’iniziativa. Che l’iniziativa sia tutta politica, lo si evince dalle dichiarazioni di Raciti, quando dice di difficoltà di dialogo tra il presidente della Regione e il Nazareno. Sinceramente io queste difficoltà le sconoscevo. Le ho apprese dalla stampa e – conclude il presidente – sarebbe bello che il Nazareno chiarisse le ragioni di tale difficoltà”.

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