Forza Italia Ars: "Bilancio 2015 falso, siamo di fatto in default" - QdS

Forza Italia Ars: “Bilancio 2015 falso, siamo di fatto in default”

Raffaella Pessina

Forza Italia Ars: “Bilancio 2015 falso, siamo di fatto in default”

giovedì 16 Aprile 2015

Conferenza stampa di Falcone, Figuccia, Milazzo e Assenza di Forza Italia. “Non un solo atto riformatore per contenere gli sprechi”

PALERMO – Conferenza stampa ieri mattina del gruppo di Forza Italia all’Ars sulla manovra di bilancio. I parlamentari azzurri hanno lanciato l’allarme su “un bilancio non veritiero, il più fasullo della storia del dopoguerra”. “Possiamo dimostrare – hanno dichiarato – che le poste in entrata non sono veritiere ma gonfiate e non supportate da fondamenta giuridiche”.
 
Marco Falcone, capogruppo all’Ars, Vincenzo Figuccia, Giuseppe Milazzo e Giorgio Assenza hanno sottolineato che si tratta di un buco di oltre un miliardo e mezzo di euro nel bilancio. E la previsione che il bilancio del prossimo anno possa presentare un deficit di oltre due miliardi e mezzo”.
“Siamo di fatto in default – ha detto il capogruppo di FI – e quanto dico viene dalla constatazione scientifica del fatto che le entrate non coprono le uscite. Anche nella finanziaria – ha continuato – c’è un dato tendenziale di crescita del disavanzo che verrà poi spalmato per circa 600 milioni di euro annui in tre anni, questo significa che non c’è stato un solo atto riformatore che abbia contenuto gli sprechi”.
Falcone ha attaccato l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei: “Era stato mandato per rimettere in sesto la situazione politico amministrativa della Sicilia e non è riuscito a fare in tal senso una sola norma”.
Per i parlamentari di Forza Italia, sono diverse le voci non certificate o “fasulle”, in particolare il riscosso dal 2014 da Iva, dove risulta un buco di 500 milioni, l’Irap il cui confronto tra le somme riscosse e quelle certificate segna un disavanzo di circa 600 milioni e l’Irpef. Su quest’ultima voce in bilancio ci sono entrate per 4 miliardi e 250 milioni la verifica contabile dice invece che il riscosso è di soli 3 miliardi e 400 milioni di euro, con uno scompenso di 850 milioni.
“Esiste il rischio che sul bilancio andremo in aggiornamento il 30 aprile”, avvertono i deputati di Forza Italia.  Altre voci che non combaciano nelle verifiche contabili dei parlamentari azzurri sono quelle relative alla compartecipazione dello Stato alla spesa sanitaria nel bilancio di previsione, per il 2016 e 2017.
“Nella relazione tecnica c’è scritto chiaramente – ha detto Falcone – che quest’anno ci stanno garantendo alcune cifre, ma nel 2016 e 2017 saranno ridotte e dovremo farvi fronte noi: questo dimostra la scarsa e inefficace capacità di negoziazione che la Sicilia ha nei confronti del governo nazionale”.
Le voci su cui i parlamentari azzurri hanno sollevato ulteriori perplessità sono i 20 milioni di euro che dovrebbero venire dall’aumento dell’imposta di registro, gli 8 milioni di euro dalle entrate delle lotterie e i 5 milioni e 400 mila in più rispetto allo scorso anno, dai biglietti di ingresso nei musei. Sulle questioni contabili è intervenuto anche Giovanni Greco (Pds-Mpa). “Visto lo stato generale in cui versa la Sicilia – ha detto Greco –  il mio invito è quello di essere messi in condizioni ottimali per lavorare all’approvazione di un bilancio trasparente ed equilibrato al fine di indirizzare la Sicilia verso uno sviluppo economico-finanziario”. La cui discussione generale dei disegni di legge in commissione Bilancio è prevista per sabato a mezzogiorno.

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