Bilancio, Crocetta in cerca di accordo con lo Stato - QdS

Bilancio, Crocetta in cerca di accordo con lo Stato

Raffaella Pessina

Bilancio, Crocetta in cerca di accordo con lo Stato

sabato 18 Aprile 2015

La commissione Attività produttive ha concluso i lavori di sua pertinenza. Nel frattempo in II Commissione già 300 emendamenti

PALERMO – Sembra in dirittura d’arrivo la chiusura dell’operazione bilancio della Regione Siciliana con l’aiuto dello Stato. Secondo voci di corridoio che provengono dagli uffici della Presidenza, lunedì prossimo il governatore Crocetta si recherà nella Capitale per firmare l’accordo che prevede l’erogazione da parte dello Stato di circa 750 milioni di euro.
L’accordo prevede che la Sicilia potrà incassare parte dell’Iva e del gettito Irpef sui dipendenti statali che lavorano nell’Isola. Intanto questa mattina si riunisce la commissione Bilancio dell’Ars per esaminare i documenti finanziari.
Il presidente, Nino Dina, aprirà la discussione generale sui documenti contabili e ha indicato in lunedì entro le 17, il termine entro cui presentare gli emendamenti. E già si parla di una mole di circa 300 emendamenti, dei quali due governativi, qualche decina della maggioranza e per il resto emendamenti soppressivi dell’opposizione.
Già la commissione Attività produttive ha concluso i lavori sull’esame degli emendamenti di sua pertinenza. Sono state approvate una serie di norme tra le quali quelle relative all’aumento dei canoni delle cave e per le acque minerali, che costituivano materia di due precedenti disegni di legge già approvati in commissione. Passati al vaglio anche due emendamenti che dispongono per Regione ed enti locali una riduzione degli affitti pari al 15% e la dismissione di una parte degli immobili.
Approvata la istituzione del fondo unico di rotazione a gestione separata per la Crias che viene incrementato. Il presidente Marziano ha fatto rilevare che la commissione “non si è pronunciata nel merito del bilancio e della finanziaria, ma solo sugli emendamenti, perchè il bilancio è arrivato solo la mattina di giovedì scorso e senza emendamenti, e non c’è stato il tempo necessario per un approfondimento, ci siamo limitati a prenderne atto”. La terza commissione inoltre ha respinto una cinquantina di emendamenti presentati dai parlamentari Greco e Di Mauro (Pds) “ritenuti inammissibili perché sottraevano somme senza indicarne un’alternativa destinazione”.
Se lunedì pomeriggio scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti, nel giorno successivo gli uffici dell’Assemblea dovranno collazionarli e sempre il 22 il documento andrà al vaglio definitivo della commissione di merito, la Bilancio, che si riunirà tra martedì e giovedì.
Infine vi sarà il passaggio in Aula, a partire da venerdì prossimo, giorno in cui si prevede di incardinare la manovra per poi  passare agli articoli lunedì 27 e procedere fino al 30 aprile, termine ultimo che vedrà lo scadere del periodo dell’esercizio provvisorio. In caso contrario si andrà a nuove elezioni. 
Infine è stato approvato in commissione Cultura un emendamento alla finanziaria a firma Baldo Gucciardi (Pd) che “che obbliga i Liberi consorzi dei Comuni a sostenere finanziariamente i Consorzi universitari e le istituzioni culturali già partecipate dalle ex Province regionali.

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