Mario Finocchiaro: "Impegno gravoso sul fronte immigrazione" - QdS

Mario Finocchiaro: “Impegno gravoso sul fronte immigrazione”

Annalisa Giunta

Mario Finocchiaro: “Impegno gravoso sul fronte immigrazione”

sabato 25 Aprile 2015

Forum con Mario Finocchiaro, Questore di Agrigento

Come giudica la provincia di Agrigento?
“Indubbiamente Agrigento è una provincia che dal punto di vista socio-economico ha grossi problemi in particolare sull’andamento dell’economia e sui trasporti. Dunque ci sono tutte le condizioni perché vi possa essere una ricaduta sul piano della sicurezza e dei reati contro il patrimonio,  tutto sommato, comunque, da questo punto di vista non abbiamo dati così negativi. Certamente Agrigento ha delle problematiche legate alla criminalità organizzata, che frena e condiziona lo sviluppo economico, anche se all’esterno si manifesta poco con fatti eclatanti. Abbiamo avuto una escalation di furti di rame, problema affrontato con un nucleo interforze e controlli mirati anche a depositi autorizzati per i quali abbiamo più volte riscontrato irregolarità e sequestrato grossi quantitativi di rame provenienti dai furti. Un lavoro in sinergia con le altre forze dell’ordine tant’è che dai primi posti delle classifiche del 2014 per i furti di rame, siamo scesi quasi agli ultimi posti, invertendo il trend soprattutto operando nella fase della ricettazione. Sul fronte dell’estorsione posso dire che è un reato che si manifesta poco e c’è una scarsa collaborazione degli imprenditori”.
Qual è il bilancio dell’attività portata avanti nell’ultimo anno?
“Il trend degli arresti è calato, non tanto perché è diminuita la pressione delle forze dell’ordine, ma perché con una serie di innovazioni legislative molti reati per i quali prima era previsto l’arresto ora è prevista la denuncia a piede libero o l’arresto ai domiciliari. Dunque i numeri degli arresti in generale in tutta Italia si sono ridotti. Un impegno gravoso che noi abbiamo è quello dell’immigrazione, gli ingressi a Lampedusa e nella agrigentino lo scorso anno erano stati 17 mila e, per l’anno in corso sembra vi sia un incremento. Una ventina sinora gli scafisti arrestati in alcuni sbarchi, inoltre abbiamo previsto, per i migranti provenienti da realtà ove non è previsto l’asilo politico, l’espulsione e il rimpatrio, anche con l’accompagnamento al Cie”.
L’immigrazione, dunque, è  un’emergenza continua, ma quanto personale viene destinato a questo settore?
“Un po’ come tutte le amministrazioni pubbliche il personale negli ultimi anni si è contratto e, allo stesso tempo, abbiamo avuto un invecchiamento dello stesso. Chiaramente il problema dell’immigrazione assorbe molto personale anche se abbiamo il supporto dato dal Ministero con dei reparti mobili e altro personale che viene aggregato. Sul fronte del controllo del territorio riusciamo a garantire il servizio, nel capoluogo con 2-3 volanti a turno e nei commissariati una a turno”.
Con il fenomeno dell’immigrazione cresce la preoccupazione sull’Isis?
“Abbiamo ormai un sistema rodato negli sbarchi che, a Lampedusa, è facilitato dalla presenza del centro di prima accoglienza ove le persone che sbarcano permangono per un pò di tempo, il che ci aiuta nei controlli che facciamo anche a Porto Empedocle. Nonostante i numeri, svolgiamo un filtraggio abbastanza efficace tant’è che spesso individuiamo persone che non hanno diritto all’asilo politico. L’attenzione è alta su questo versante anche se la possibilità che tra i migranti si nascondano terroristi è bassa. La paura che possano esserci cellule dell’Isis va ridimensionata, la maggior parte degli immigrati che arriva  sui barconi è in condizioni di grande disagio e a volte in situazione anche pietose”.
 
A che punto è il sistema di videosorveglianza? E sul fronte droga come è la situazione?
“Ad Agrigento è già attivo e ci aiuta molto sia nell’immediato che nelle indagini. Nella provincia è attivo a macchia di leopardo, c’è ancora molto da fare. Sul fronte droga non c’è un’emergenza particolare, le droghe leggere sono abbastanza diffuse tra i giovani e abbiamo notato negli ultimi anni come la cocaina abbia preso il sopravvento rispetto all’eroina. A livello giovanile abbiamo avuto più problemi con l’alcolismo, anche con casi di ricoveri in ospedale”.
Quali sono le più importanti operazioni svolte?
“Sul fronte dell’immigrazione oltre agli arresti degli scafisti abbiamo eseguito l’operazione ‘Glauco’, partita dal naufragio del 3 ottobre del 2013, con l’arresto di sei stranieri operanti in Italia e facenti parte di un’associazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un’altra operazione importante che ha avuto rilievo a livello nazionale è stata ‘La carica dei 104’ con l’arresto di 19 persone tra medici, funzionari, impiegati e 89 persone denunciate per l’utilizzo a scopo illecito dei benefici della legge 104. Poi abbiamo avuto un’indagine sullo smaltimento dei rifiuti con l’arresto di due imprenditori agrigentini e un dirigente delle regione Siciliana, anche lì c’era un giro di mazzette per favorire il rilascio di autorizzazioni amministrative”.

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