Terremoto in Nepal, i morti sono oltre 4mila - QdS

Terremoto in Nepal, i morti sono oltre 4mila

redazione

Terremoto in Nepal, i morti sono oltre 4mila

lunedì 27 Aprile 2015

Anche due italiani tra le vittime, circa 6.800 i feriti. Le scosse continuano a susseguirsi nella regione e da sabato se ne sono contate oltre 90

Si aggrava ulteriormente il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Nepal: secondo le ultime stime fornite dal ministero del’Interno, i morti sono 4.138, mentre i feriti circa 6.800. Le scosse hanno continuato a susseguirsi nella regione e da sabato se ne sono contate oltre 90.
Tra le vittime anche italiani. "Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli sono morti nel crollo della struttura dove alloggiavano nel villaggio Langtang in Nepal", conferma all’Adnkronos Adriano Alimonte, presidente del Soccorso Alpino Trentino.
Oskar Piazza, trentino, era membro e istruttore della Scuola Nazionale Tecnici Alpini del Cnsas, mentre Gigliola Mancinelli, marchigiana, medico anestesista, era istruttrice nazionale della Scuola Medici del Cnsas. La notizia della tragedia, spiega il Cnsas, è arrivata a più di 24 ore dal terremoto tramite telefono satellitare, dopo numerosi tentativi di mettersi in contatto con il gruppo italiano, tentativi andati a vuoto per le attuali forti difficoltà di comunicare con il Nepal.
Secondo quanto riferito dal padre all’Adnkronos, Fiorella Fracassetti, copywriter bergamasca di 38 anni, di cui non si avevano notizie dal giorno del terremoto, ha chiamato a casa e sta bene. La famiglia ha annunciato che "ha già prenotato il volo per rientrare in Italia, dovrebbe arrivare domani".
Nel frattempo sono iniziate le operazioni di evacuazione degli scalatori bloccati sull’Everest dopo il terremoto che ha colpito il Nepal. Tre elicotteri, ha reso noto con un tweet l’alpinista rumeno Alex Gavan, sono riusciti a raggiungere i campi base 1 e 2 situati a oltre 6mila metri.
Il premier Sushil Koirala ieri ha lanciato un drammatico appello alla comunità internazionale per "aiuto e sostegno". "Riusciremo a superare questo momento, qualunque sarà il costo per farlo", ha affermato, chiedendo ai connazionali in questo momento "di fare il possibile" per salvare vite umane.
"Molti dei morti sono bambini. Siamo sommersi dalle vittime", ha affermato Pratap Narayan, del Teaching Hospital, che riunisce 12 ospedali nella capitale e nella valle di Katmandu. La regione è senza energia elettrica. Danneggiate le centrali idroelettriche.
Da parte sua l’Unicef ha lanciato l’allarme per i bambini che si trovano nelle zone colpite dal sisma. Secondo l’organizzazione, sono almeno 940mila i minori a rischio nella regione distrutta dal terremoto che hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente.

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