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Palermo – Punto sul passante ferroviario un’opera attesa dal 2008

Gaspare Ingargiola

Palermo – Punto sul passante ferroviario un’opera attesa dal 2008

giovedì 30 Aprile 2015

Un percorso lungo trenta chilometri e investimenti che si aggirano intorno a un miliardo di euro. Tratta A ferma al 95% per un problema geologico vicino la galleria Imera-Lolli

PALERMO – A che punto è il passante ferroviario? A questa domanda ha cercato di rispondere il Cifi, il Collegio ingegneri ferroviari italiani, che si è riunito in città per fare il punto su un’opera faraonica di 30 chilometri e 1 miliardo di euro di costi, iniziata nel 2008 e su cui gravano anni di ritardi.
La tratta A Roccella-Notarbartolo è ormai pronta per oltre il 95% ma il problema geologico all’altezza della galleria Imera-Lolli è ancora irrisolto. La tratta C La Malfa-Carini è completa per quasi il 75%, mentre la tratta B Stazione Notarbartolo-La Malfa è appena al 10% ma nel giro di un paio d’anni potrebbe vedere la luce. Alla riunione del Cifi hanno partecipato rappresentanti di Rfi (Filippo Palazzo), Italferr (Donato Ludovici e Salvatore Vanadia), Sis (Pierpaolo D’Aco) e Trenitalia (Maurizio Mancarella). Ma facciamo un punto sulle tre porzioni del passante.
La tratta A si è fermata sul più bello, quando mancavano appena 58 metri alla fine, a causa della bolla d’acqua sotterranea che da due anni blocca gli scavi all’altezza della galleria Imera-Lolli. Grazie alla consulenza del professor Giovanni Barla del Politecnico di Torino, Rfi avrebbe finalmente individuato una soluzione che sarà presentata a breve al Comune. Il problema, infatti, coinvolge anche le abitazioni del quartiere: sono decine le famiglie evacuate a causa del rischio crolli dei palazzi. I risultati dei test condotti da Barla e dai tecnici di Sis e Trenitalia dovrebbero essere ufficializzati a maggio.
Anche la tratta B ha affrontato parecchi grattacapi. All’epoca la protesta del comitato di cittadini di viale Lazio convinse la giunta Cammarata a chiedere una variante progettuale che ha causato sei anni di ritardo e un costo aggiuntivo di 100 milioni di euro. Servirà qualche altro mese di pazienza: a gennaio 2016 arriverà a Palermo la cosiddetta Tbm (Tunnel boring machine), la talpa meccanica fornita dall’azienda tedesca Herrenknecht. Per assemblarla ci vorranno due o tre mesi circa. A partire da questa estate la linea fra Notarbartolo e San Lorenzo Colli sarà chiusa per accorciare i tempi di realizzazione di un anno e mezzo. La Sis ha deciso di cambiare punto di partenza della Tbm: non verrà più assemblata sotto via Belgio, che sarà invece il punto di arrivo, ma nei pressi della Stazione Notarbartolo, dove gli spazi di manovra sarebbero più agevoli.
Per quanto riguarda la tratta C, entro l’estate verrà attivata la fermata Tommaso Natale con la conseguente eliminazione di tutti i passaggi a livello che rallentano il traffico della zona.
Infine una bella notizia: è stato inaugurato ieri il Minuetto di Trenitalia, un nuovo collegamento fra Palermo e Catania frutto di un accordo tra Trenitalia, Rfi e Regione Siciliana per sopperire alla chiusura dell’autostrada A19 dopo la frana che ha coinvolto il viadotto all’altezza di Scillato. Si parte con 300 posti al giorno per arrivare a circa 2.100. Il biglietto costerà 12,50 euro. Ci saranno quattordici corse al giorno, sette in ciascuna direzione, con la frequenza di un treno ogni due ore.

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