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Catania – “Gettonopoli” ad Acireale, da Raneri difficile difesa

Chiara Borzi

Catania – “Gettonopoli” ad Acireale, da Raneri difficile difesa

giovedì 30 Aprile 2015

Il presidente del Consiglio comunale replica alle denunce di Foti (M5S): “Lecito il nostro operato”. Incalzato sulle spese, promette il taglio delle commissioni la prossima settimana

ACIREALE (Ct) – A pochi giorni dallo scoppio del caso “gettonopoli”, denunciato da parte del deputato regionale Cinquestelle Angela Foti, il presidente del Consiglio comunale di Acireale convoca una conferenza stampa per difendere il proprio operato. Animi accessi durante una convocazione che è diventata occasione per un dibattito nervoso tra i partecipanti. Soprattutto con i cittadini che hanno voluto anche loro essere presenti a Palazzo del Turismo insieme ai giornalisti. “Mia madre paga mille euro di spazzatura e salta a volte i pasti – ha dichiarato uno dei presenti -. Quello che è successo è un affronto alla povera gente”.
 
“Siamo diventati famosi per pavoni e tacchini – ha dichiarato da parte sua il presidente del Consiglio comunale, Rosario Raineri, – siamo balzati all’onore della cronaca nazionale come neppure successo dopo la tromba d’aria che ha sconvolto la città”. Quelli contrapposti ad Acireale sono apparsi realmente due mondi diversi: quello della politica e quello dei cittadini comuni.
Non sono – infatti – mancati momenti di discussione accesa “Questa è una conferenza stampa e parlano solo i giornalisti – ha spesso risposto il presidente Raneri cercando di bloccare le domande e le osservazioni di quanti hanno voluto assistere alla risposta del consesso -. Dopo parleremo insieme”. 
In conferenza il presidente del Consiglio e le commissioni consiliari hanno cercato di dimostrare la bontà dell’operato svolto da settembre del 2014 ad oggi. “Secondo voi ci sono qui degli idioti che vanno nelle fattorie ad osservare i pavoni? – ha chiesto retoricamente il presidente – quella visitata dalla V^ commissione è un’azienda gestita da uno dei soci fondatori dell’Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) con cui il Comune ha lavorato per proporre un programma di sensibilizzazione nelle scuole”. Riguardo le accuse rivolte ancora alla V^ Commissione d’aver assistito alle sfilate del Carnevale, Raneri ha detto: “Non vedo cosa ci sia di male se una commissione di un suo supporto alla manifestazione”.
A finire nel mirino del presidente è stata anche la stampa, accusata di aver prestato più attenzione alle denuncia Cinquestelle che alla tromba d’aria che ha sconvolto la città a novembre.
Le spiegazioni delle commissioni non sono bastate né a fermare le domande dei giornalisti, né quelle dei cittadini presenti. Non è stata ammessa nessuna colpa “morale” da parte del civico consesso, piuttosto si è parlato di un’operazione di spending review effettuata nel corso della propria attività. Raneri non ha saputo però quantificare i tagli effettuati. Mentre si accelera sulla riforma delle Commissioni, da ridurre presto da 8 a 6, si rimane restii ad ipotizzare la riduzione del gettone di presenza. Il presidente del Consiglio comunale ha dichiarato impossibile farlo per via di un decreto regionale, poi incalzato dai giornalisti, ha definito il taglio una “cosa fattibile se necessaria”.
“Lo rifarei, la commissione non ha commesso nessun tipo di oltraggio”, ha dichiarato infine il presidente della I^ Commissione, Andrea Quattrocchi. La riflessione è stata riferita al gettone percepito durante la visita del governatore Rosario Crocetta ad Acireale a seguito della tromba d’aria di novembre. “Abbiamo ritenuto opportuno riunirci ed essere presenti in veste istituzionale. A mio avviso c’è pochissimo da contestare”.
Il presidente del Consiglio comunale di Acireale “cade” nel primo grande errore ammettendo qualche pecca d’inesperienza. “La prima settimana di maggio approveremo il taglio delle commissioni – ha dichiarato Raneri – comunque dopo appena otto mesi di attività consiliare”.

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