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Palermo – Prove tecniche per il rilancio della Fiera del Mediterraneo

Gaspare Ingargiola

Palermo – Prove tecniche per il rilancio della Fiera del Mediterraneo

martedì 05 Maggio 2015

Tre anni fa l’affidamento dalla Regione al Comune al culmine di un lento e inesorabile declino. Valorizzare quella che rappresentava una vetrina di prestigio per l’economia locale

PALERMO – Forse non sarà la grandiosa campionaria che un tempo rappresentava una vetrina di prestigio per l’economia della città, ma in un modo o nell’altro, dopo sette anni, tornerà la Fiera del Mediterraneo. Sarà ospitata all’interno della storica area di 20 mila metri quadrati di via Anwar Sadat dal 23 maggio al 7 giugno.
 
L’inaugurazione vera e propria, però, è stata posticipata al 24 mattina “per rispetto della giornata commemorativa in ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti della scorta, assassinati dalla mafia a Capaci nel 1992”, ha spiegato l’assessore comunale alle Attività produttive Giovanna Marano.
L’ultima edizione della Fiera è datata 2008 e oggi è rimasto ben poco del lustro di un tempo: rifiuti, erbacce, calcinacci, degrado.
 
Dopo la crisi della società pubblica che la gestiva e il suo lento declino, tre anni fa la Regione l’ha affidata al Comune, che in un primo momento ha tentato di recuperarla integralmente attraverso un concorso internazionale di idee per creare un polo congressuale di respiro internazionale. Concorso che si è rivelato un buco nell’acqua. Visto l’insuccesso, l’amministrazione ha cambiato strategia e ha promosso il recupero parziale della Fiera affittando soltanto alcuni padiglioni ai privati per ospitare eventi e manifestazioni: è il caso della 17^ edizione del Travel expo all’interno del ristrutturato padiglione 20.
Anche piazza Pretoria ha provato a metterci del suo, per esempio con l’idea – mai messa in atto – di trasferire alla Fiera alcuni uffici comunali. Oppure con l’avviso pubblico per trovare privati disposti ad abbellire le pareti esterne dei padiglioni 20 e 16 con teli e trompe l’œil in cambio di pubblicità. Anche l’occupazione della struttura da parte del gruppo di artisti del Tmo – appunto Teatro mediterraneo occupato – è servita a gettare nuova luce sull’area abbandonata.
A dare una bella ripulita adesso ci penserà un’associazione temporanea di imprese guidata dalla trapanese Medifiere Srl, che vanta un’esperienza di 25 anni nel settore delle esposizioni, sia tematiche sia campionarie. Per il momento saranno recuperati i padiglioni 16, 20 e 20A: l’Ati si occuperà della manutenzione, dell’installazione dei servizi igienici e della pulizia. La giunta Orlando è al lavoro per trovare soluzioni anche per il 5A, il 5B e il 22. La macchina organizzativa di Medifiere è partita già a gennaio. La Fiera ospiterà esposizioni, giochi, giostre, stand, degustazioni (si vocifera di un coinvolgimento del prestigioso Cous cous fest), spettacoli con artisti di strada e soprattutto tra i 500 e i 600 spazi espositivi. Già centinaia le richieste di partecipazione dall’Italia e dall’estero.
La Fiera sarà imperniata attorno a un asse centrale che andrà dalla Porta Sud (ex luna park) alla Porta Nord (Monte Pellegrino) con un ampio villaggio dello shopping e dell’enogastronomia. Proprio su questo percorso si affacciano il padiglione 20 di cinquemila metri quadrati, il padiglione 20/A di 2.500 metri quadrati e il padiglione 16 di tremila metri quadrati. Ci sarà spazio anche per il cibo e la tecnologia mentre il Padiglione 22 ospiterà una mostra di antiquariato con protagonista Federico II.
Questo il listino prezzi per le aziende che vorranno acquistare uno spazio: nelle aree nude si va dai 50 agli 85 euro al metro quadrato per un minimo di 32 metri quadrati; nell’area allestita dei padiglioni 16 e 20 si va dai 90 ai 110 euro al metro quadrato; nell’area allestita del padiglione del 20A dai 70 agli 85 euro al metro quadrato; un gazebo di 4 metri per 4 costa 1.600 euro, 1.500 l’uno per chi ne affitta due, 1.450 per tre, 1.400 da quattro in poi; un gazebo di 4 metri per 4 nell’area food costa 2.500 euro.
 
Tutte cifre alle quali bisogna sommare l’Iva e una quota fissa di iscrizione di 150 euro. Costi più contenuti nell’area libera esterna: 30 euro al metro quadrato. L’ingresso al pubblico sarà gratuito dalle 16 alle 19, ad eccezione di sabato e domenica. Nel resto della giornata si pagherà un biglietto simbolico di 2,50 euro.

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