In un anno i nove capoluoghi dell’Isola hanno speso 15,5 milioni di euro lordi per l’attività di 173 dirigenti. Stipendi d’oro e servizi inadeguati, mentre a Bologna e Firenze funzionano

PALERMO – Nei nove Comuni capoluogo, sono ben 173 i dirigenti che hanno prestato servizio almeno fino al 2014, per una spesa in stipendi che ha raggiunto i 15 milioni e 544 mila euro lordi.
Di fronte a questi numeri, i cittadini siciliani dovrebbero ricevere servizi d’oro, ma sappiamo bene che la realtà di tutti i giorni dice il contrario e le inchieste del QdS lo dimostrano quotidianamente.
Non si capisce neanche come si riesca a far quadrare i conti in una situazione in cui gli Enti locali dell’Isola sono in buona parte sull’orlo del dissesto finanziario: la relazione allegata al Rendiconto generale della Regione siciliana relativa al 2013 ci dice infatti che, su 353 Comuni analizzati, il 26% presenta gravissime difficoltà economiche, con 26 Comuni in default e 52 in fase di pre-dissesto.
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