Ferdinando Guarino: "Maggiore sicurezza incentivo allo sviluppo" - QdS

Ferdinando Guarino: “Maggiore sicurezza incentivo allo sviluppo”

Annalisa Giunta

Ferdinando Guarino: “Maggiore sicurezza incentivo allo sviluppo”

giovedì 07 Maggio 2015

Forum con Ferdinando Guarino, Questore di Enna

Quali sono i risultati ottenuti dalla Questura di Enna in questo ultimo anno?
“Enna secondo la classifica de Il Sole 24 Ore è la quarta provincia d’Italia più sicura secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno per il 2013. Già nel 2012 eravamo rientrati nella top ten delle città più sicure, un risultato frutto di un lavoro di prevenzione svolto sul territorio principalmente in sinergia con l’arma dei Carabinieri, l’altra forza di pubblica sicurezza a competenze generale. Un contributo prezioso per rendere più sicure le città è dato da tutte le altre forze dell’ordine, mi riferisco alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale, alla Polizia Municipale.
La sicurezza è un bene che appartiene a tutti, dunque occorre coinvolgere tutti gli enti istituzionali che possono dare un contributo per migliorare le condizioni di sicurezza. Noi abbiamo realizzato questa sicurezza partecipata nella provincia di Enna, il piano Trinacria e il controllo integrato del territorio hanno consentito gradualmente l’inserimento delle forze di polizia locale a tutela della sicurezza. A Enna, Leonforte, Nicosia e Troina la Polizia Municipale partecipa all’azione di prevenzione sul territorio. Sicurezza sul territorio che rende la città ancora più allettante per tanti giovani che scelgono di venire a studiare in questo centro.
Nel 2014, nell’ambito del controllo integrato del territorio, abbiamo identificato più di 30 mila persone su 170 mila abitanti ed esteso l’attività di controllo preventivo anche alle contrade rurali che sono più esposte ai saccheggi della criminalità e meno difese;  inoltre diamo manforte anche ai tre commissariati locali mandando appositamente delle pattuglie nelle loro zone per controllare il territorio. è chiaro che negli ultimi anni c’è stata una contrazione di risorse in termini di uomini, nonostante ciò abbiamo potenziato la squadra volanti con l’arrivo del nuovo personale a scapito del personale amministrativo che si è un po’ prosciugato, ciò però non ha condizionato il funzionamento e l’operatività degli uffici“.
Su quali reati avete concentrato la vostra azione nel 2014?
“Noi operiamo su due direttrici: la prevenzione che mira a contrastare i reati predatori che generano inquietudine e lesioni dell’animo della gente e la repressione su cui opera la squadra mobile che si è rilevata efficiente ed efficace soprattutto nel contrasto alla criminalità mafiosa. Sei i gruppi mafiosi presenti ad Enna, cinque fanno riferimento a cosa nostra e uno al clan Cappello di Catania che opera a Catenanuova, al limite tra le due province. Gruppi operanti per lo più nelle estorsioni che sono stati contrastati, colpiti e sui quali la guardia rimane sempre alta. La presenza mafiosa rappresenta una zavorra per il territorio condizionandone lo sviluppo, nessun imprenditore investirà mai in una zona in cui sono presenti i gruppi mafiosi.
Sul fronte dei controlli nel 2014 abbiamo erogato ottantuno fogli di via obbligatori, questo significa che sono stati sorpresi nel territorio soggetti con precedenti penali che non sono stati in grado di giustificare e dimostrare la loro presenza sul luogo.  Sempre lo scorso anno abbiamo inoltre erogato sei Daspo colpendo i calciatori e i dirigenti che si comportano male“.
Quali sono i dati sul reato di stalking?
“ Per questo reato sono stati eseguiti ventidue ammonimenti, venti ex articolo 3 e due ex articolo 8. Nello stalking c’è sempre una sottovalutazione del pericolo da parte delle vittime che spesso omettono di segnalare i comportamenti molesti“.
 
Droga, qual è la situazione sul territorio?
“Lo spaccio è un’attività molto praticata, tante volte si interviere e si trova la modica quantità di sostanza, per lo più droghe leggere. Tra le zone delle province più dedite Leonforte, Assoro, Agira ma anche Enna. Contrariamente ad altre province sono più le persone del territorio a spacciare e non gli extracomunitari, questi ultimi non rappresentano un’emergenza e i fatti criminali addebitali sono residuali e non destano particolare allarme“.
Lo scorso anno avevamo parlato dei sistemi di videosorveglianza, a che punto è l’installazione?
“La videosorveglianza sta per essere attivata ad Enna ove ci saranno più di cinquanta telecamere; a Piazza Armerina è stata già attivata, a Troina le telecamere sono state montate ma devono essere ancora attivate, a Barrafranca l’appalto invece è in corso. Il sistema di videosorveglianza, per il quale c’è stato un grande interessamento del Prefetto, rappresenta un forte deterrente, è utile nella fase delle indagini e contribuisce a rendere le città più sicure“.
Qual è il rapporto con la cittadinanza?
“Se si riesce a garantire la presenza delle pattuglie sul territorio si ottiene la fiducia dei cittadini. Maggiore fiducia che garantisce una maggiore collaborazione dei cittadini con le forze dell’ordine“.

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