La fiscalità di vantaggio come “volàno” per le Pmi - QdS

La fiscalità di vantaggio come “volàno” per le Pmi

Marina Pupella

La fiscalità di vantaggio come “volàno” per le Pmi

giovedì 29 Ottobre 2009

La Giunta sta accelerando le procedure per rilanciare l’economia. Venturi: “Potenziare le imprese che stanno sul mercato”

PALERMO – “L’Europa ha dato il suo nullaosta per la fiscalità di vantaggio, lo strumento che finanzierà fino a 2 miliardi 400 milioni di euro le piccole e medie imprese.
L’Unione europea ha dato seguito alla legge regionale del dicembre 2008, ed oggi in Giunta si è deciso di accelerare tutte le procedure, perché questo è ciò che serve a voi che siete imprenditori e a chiunque opera nel settore in modo corretto”. Con queste parole l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, ha voluto rassicurare la numerosa platea di imprenditori palermitani, invitati ad un incontro/confronto presso la sede di Confindustria Palermo, nel quale si è discusso di sviluppo economico dell’Isola e di fondi europei.
Al dibattito era presente, oltre al padrone di casa, Nino Salerno, anche il dirigente generale del dipartimento Industria ed energia, Nicola Vernuccio. E Venturi non ha perso tempo nell’illustrare le strategie che il Governo regionale intende adottare proprio in tema di agevolazione fiscale.
“È uno strumento importante – ha proseguito – sul quale il presidente della Regione ed io ci siamo impegnati. Lombardo porterà in Assemblea questa norma, affinché entro l’anno si possa capire come intervenire sulla fiscalità di vantaggio”. Poi sui Fondi strutturali, sul quale è parso un po’ critico ha detto “questa è l’ultima occasione, speriamo che non ce ne siano più” ritenendo che i siciliani debbano avere il coraggio di ridisegnare il volto della Sicilia.
L’assessore ha sottolineato che il vero obiettivo è potenziare le imprese che stanno sul mercato e che non hanno bisogno di ricorrere ai finanziamenti a fondo perduto. A Vernuccio il compito di spiegare agli imprenditori le ragioni che hanno rallentato l’iter di pubblicazione dei bandi. “La legge sui regimi di aiuto alle imprese introduce un concetto, quello delle direttive assessoriali, che complica e amplifica le procedure amministrative per l’attuazione del Programma operativo Fers 2007-2013.
 
Lo strumento concepito dal legislatore, la legge 23/ 2008, comporta un allungamento dei passaggi burocratici, spezzettando l’attuazione del Po Fers in una miriade di interventi, costringendoci ad emettere un bando per ogni singola misura. La legge -aggiunge – integra quanto previsto dall’UE ma ci obbliga ad una dilatazione dei tempi: la legge 23 inserisce dei passaggi come l’emanazione delle direttive assessoriali che causano una procedura di circa sei mesi per ogni singola misura”. Il Po Fers di altre regioni d’Europa prevede pochissimi obiettivi operativi, è il caso di alcune regioni spagnole che ne hanno addirittura solo una ventina. In quella della Regione siciliana ce ne sono oltre 170”. 
Intanto l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, ed il dirigente generale del dipartimento, Nicola Vernuccio, stanno lavorando alla modifica dei bandi del Po Fers. Lo ha detto a chiare lettere lo stesso Vernuccio nel corso dell’incontro con gli imprenditori del capoluogo siciliano nella sede di Confindustria Palermo.
“La prima responsabilità dell’assessore Venturi e mia, è di lavorare alla riprogrammazione del Po Fers di mezzo periodo, semplificando sia i requisiti di ammissibilità che i criteri di selezione, nonché accorpando fortemente le linee di intervento. Tutto questo, purtroppo, porta dei tempi tecnici non indifferenti. In questo lungo periodo di tempo, si è cercato di adeguare quei decreti al Po Fers”. Poi, Vernuccio ha affermato che uno snellimento delle procedure dei fondi comunitari passerebbe da una modifica legislativa delle leggi 23 e 9 dei decreti assessoriali. “Non perché vogliamo togliere questo ruolo agli assessori, ma perché è una duplicazione di un documento già esistente nel Piano operativo”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017