Bonus fiscali edilizi del 65%, l'Enea spiega tutto sul sito - QdS

Bonus fiscali edilizi del 65%, l’Enea spiega tutto sul sito

Rosario Battiato

Bonus fiscali edilizi del 65%, l’Enea spiega tutto sul sito

martedì 19 Maggio 2015

Regole, materiale da inviare e conservare, i riferimenti per non perdersi nulla dei vantaggi concessi dal governo. Vademecum per accedere ai benefici su schermature solari e caldaie a biomassa

PALERMO – L’Enea ha diffuso due guide per spiegare come accedere ai benefici degli econobonus per schermature solari e caldaie a biomassa, novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 che prevedono detrazioni fiscali del 65%. Si tratta di interventi per la riqualificazione energetica degli immobili, che potranno dare un impulso decisivo anche in una Sicilia che negli anni scorsi ha prodotto numeri particolarmente bassi.
Ci sono vantaggi economici importanti, ma bisogna stare molto attenti perché l’accesso è vincolato a regole precise. “Le schermature solari – scrivono i tecnici  dell’Enea – devono essere collocate a protezione di una superficie vetrata (all’interno, all’esterno o integrate) e devono essere regolabili a seconda della stagione e delle condizioni meteorologiche”. Per quanto riguarda, invece, le chiusure oscuranti, come persiane, veneziane e tapparelle, “vengono considerati validi tutti gli orientamenti, mentre per le schermature non in combinazione con vetrate, ad esempio le tende esterne, vengono escluse quelle posizionate su pareti esposte a nord”. La detrazione può avere un valore massimo di 60mila euro.
La documentazione da conservare a cura del cliente – riportiamo dal vademecum dell’Enea – riguarda la fatturazione delle spese sostenute, la ricevuta del bonifico bancario o postale che rechi come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007 e i dati del richiedente la detrazione e del beneficiario, ricevuta dell’invio effettuato alla Enea (codice cpid) oppure ricevuta della raccomandazione postale e poi le schede tecniche e gli originali firmati.
Un altro capitolo riguarda le caldaie a biomassa, un settore particolarmente in ascesa negli ultimi anni. Rispetto ai bonus passati, questa volta i requisiti per beneficiare degli incentivi sono stati semplificati sia per la sostituzione che per l’integrazione di un impianto già in funzione o di nuova istallazione (solo però in un edificio già esistente). Il rendimento utile nominale minimo dell’impianto non deve essere inferiore all’85%, mentre il valore massimo della detrazione è di 30 mila euro. Altre opere agevolabili sono lo smontaggio e la dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente e la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, dell’impianto termico esistente con un generatore di calore a biomassa.
Tra la documentazione necessaria da conservare a cura del cliente, rispetto all’elenco già fornito per le schermature, c’è anche l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio Albo professionale) per attestare i requisiti tecnici richiesti (in base alle disposizioni di cui al D.M. 6 agosto 2009, l’asseverazione può essere sostituita dalla dichiarazione resa dal direttore dei lavori sulla conformità al progetto delle opere realizzate oppure esplicitata nella relazione attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e relativi impianti termici).
Le regole temporali sono le stesse degli altri bonus per la riqualificazione energetica: le spese per i lavori devono essere sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2015 e l’invio della documentazione all’Enea deve avvenire entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Il materiale deve essere inviato utilizzando l’apposito sito web finanziaria2015.enea.it.

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