Carmelo Sciuto: "Nessuna pratica viaggia su carta" - QdS

Carmelo Sciuto: “Nessuna pratica viaggia su carta”

Chiara Borzi

Carmelo Sciuto: “Nessuna pratica viaggia su carta”

martedì 19 Maggio 2015

Forum con Carmelo Sciuto, Direttore Inps di Catania

Tempi di evasione delle pratiche, cosa può dirci a riguardo?
“Nella nostra attività ci basiamo sui tempi soglia indicati nella carta dei servizi. Gli indicatori di qualità sono positivi. Sono più snelle le pratiche che nascono e si definiscono in istituto, tempi di evasione più lunghi hanno invece le pratiche che prevedono passaggi intermedi, con il coinvolgimento di soggetti terzi in cui ciascuna amministrazione fa una parte. Con le Camere di Commercio, ad esempio, abbiamo un colloquio telematico per tutto ciò che riguarda i lavoratori autonomi. Devo dire che abbiamo avuto tempi peggiori, negli anni siamo riusciti a fare passi avanti. Ad oggi non abbiamo grandi arretrati e abbiamo un ufficio preposto a monitorare il flusso di comunicazione con gli istituti intermedi coinvolti”.
Questione invalidità civili, quali problematiche sono emerse?
“Le pratiche vengono evase entro il termine di 120 giorni dalla data di presentazione della domanda. Era impossibile pensarlo nel 2011! Se la pratica è telematica, come deve essere, e se non ci sono intoppi rientriamo nei termini al 100 per cento. Se però si apre il cosiddetto “incidente”, che prevede l’accertamento tecnico preventivo da parte del magistrato, perché ad esempio l’Inps ritiene che non vi sia la percentuale di invalidità richiesta dal cittadino o la visita dell’Asp risulta negativa, nasce un intoppo, che può ulteriormente allungare i tempi se si arriva all’apertura del contenzioso. In una fase più critica veniva applicata una norma che prevede la preferenza, per quanto riguarda l’ordine della lista d’attesa dell’Asp, per le invalidità civili che venivano richieste per patologie oncologiche. Oggi tale logica non è più necessaria perché anche i calendari dell’Asp rientrano nelle tempistiche”.
Quale peso hanno le procedure digitali e quante pratiche viaggiano sulla carta?
 “Nel 2010 una normativa statale stabilì che i processi di richiesta di prestazione presso l’Inps dovevano essere interessati da un processo di telematizzazione. Così è stato fatto e oggi siamo al 100 per cento della trasmissione telematica delle risposte. Da un anno e mezzo circa è scomparso il cartaceo. Alcune associazioni di categoria hanno inizialmente fatto resistenza, ma non si è trattato di un nostro capriccio, quanto del rispetto di una norma di legge. Nessuna delle nostre pratiche viaggia più su carta. Detto questo non lasciamo mai il cittadino da solo. Essendo ancora alto il numero di siciliani che non ha grande dimestichezza con il pc, in Inps si è pensato di assistere personalmente gli utenti – specialmente i meno giovani – realizzando dei desk all’interno dei nostri uffici attraverso i quali offriamo assistenza alla presentazione delle istanze. Grazie a queste agevolazioni il sistema diventa accessibile”.
Disoccupazione, cosa è cambiato?
“Spesso ci siamo trovati i lavoratori a protestare sotto la sede quando in realtà i mezzi mancanti erano quelli della Regione o le crisi non erano state gestite correttamente dalle aziende. Ci siamo resi conto che ciò è accaduto essenzialmente per un problema di comunicazione, per questo abbiamo deciso di creare un osservatorio bilaterale con Cgil, Cisl e Uil attraverso cui abbiamo affrontato in passato diverse questioni importanti, come Aligrup o Windjet. La collaborazione tra l’ente e i sindacati ha lo scopo di anticipare le situazioni di protesta sociale, mettendo i lavoratori a conoscenza delle normative sulle prestazioni a sostegno del reddito e suggerendo alle aziende  – anche se non è nostro compito precipuo – le prassi di una corretta gestione delle crisi aziendali”.
 
Su quali settori vi sono le maggiori criticità?
“Le criticità principali vengono riscontrate nell’area aziende in cui la gestione attuale è appesantita dalla verifica manuale di porzioni di attività gestionale che risalgono agli anni ‘90. Quanto più pulito è il dato che ci viene fornito, tanto più semplice è il nostro lavoro. Per questo abbiamo redatto a sei mani un manualetto con il presidente dell’ordine dei Dottori commercialisti e dell’ordine dei Consulenti del lavoro in cui vengono fornite indicazioni essenziali. Un’altra iniziativa unica in Italia è stata la creazione dei punti Inps nelle sedi dei consigli dei due Ordini, in cui i nostri dipendenti, una volta a settimana, danno supporto nella risoluzione dei problemi più complessi. Sono previste collaborazioni anche con i patronati catanesi. L’obiettivo anche qui è quello di avere dati quanto più puliti. Dato che i patronati intercettano circa il 90% del lavoro della gestione privata”.
Che altre iniziative avete promosso recentemente?
“Ad inizio maggio il presidente nazionale dell’ente, Tito Boeri ha lanciato il progetto La mia pensione, mettendo a disposizione, al momento di 12 mila potenziali pensionati, la possibilità di calcolare tempi e importo della propria pensione. Attualmente il progetto interessa dipendenti del settore privato con requisiti precisi ossia avere più di 40 anni ed aver versato contributi per almeno 5 anni, ma a breve questo servizio verrà esteso a tutti”.

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