A scardinare questo muro di immobilismo ci sta provando il governo nazionale già da diversi mesi e adesso potrebbero esserci i fatti. I primi passi riguardano appunto il commissariamento per la costruzione dei nuovi depuratori nei Comuni ancora inadempienti, così da evitare che già nel 2016 arrivino multe stratosferiche che ammonterebbero, secondo stime dell’esecutivo, a circa 185 milioni di euro per l’Isola.
L’obiettivo finale è quello di utilizzare buona parte dei fondi stanziati dal Cipe nel 2012 e fornire alla Sicilia, che al momento depura soltanto il 40% delle sue acque, un sistema di depurazione europeo.