Infrastrutture Def 2015: le Regioni hanno chiesto chiarimenti al Governo - QdS

Infrastrutture Def 2015: le Regioni hanno chiesto chiarimenti al Governo

Mariaelena Casaretti

Infrastrutture Def 2015: le Regioni hanno chiesto chiarimenti al Governo

domenica 24 Maggio 2015

Conferenza Regioni sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato al Documento di economia e finanza. Se la programmazione si riferisce alle 25 opere già indicate o se anche alle altre da inserire a luglio

ROMA – La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi lo scorso 7 maggio 2015, ha espresso in riferimento al “Programma delle Infrastrutture Strategiche – Allegato al Documento di economia e finanza 2015”, viva preoccupazione sulla posizione del Governo in merito a tale argomento.
Con il documento allegato in questione, l’Esecutivo va infatti a modificare in maniera del tutto radicale l’approccio allo sviluppo del processo di pianificazione delle infrastrutture del Paese e le Regioni, pur non esprimendo una specifica valutazione sull’adozione da parte del Governo di una nuova strategia per tale programmazione, hanno però evidenziato come questa nuova strada intrapresa sia comunque da considerare soggetta a leggi e norme costituzionali che richiedono passaggi e condizionalità ben precise.
 
La Legge Obiettivo del 2001 e il Titolo V della Costituzione hanno  riconosciuto già tempo fa alla negoziazione con Regioni ed Enti Locali un ruolo prioritario e ineliminabile e nel merito della nuova strategia di programmazione, resa pubblica dal Ministro prima ancora di presentarla a Regioni ed Enti Locali, la Commissione ritiene necessario rimandare l’espressione di una posizione politica solo in seguito ad alcuni chiarimenti da parte del Governo.
 
La Commissione ritiene, infatti, oscuri i criteri che hanno condotto alla scelta delle venticinque opere strategiche indicate nell’allegato "Infrastrutture al DEF 2015", in quanto alcune di queste opere risultano già terminate e altre hanno importi pari a zero.
 
Le Regioni chiedono, pertanto, di poter avere voce in capitolo sulla nuova strategia di programmazione , soprattutto nella misura in cui quest’ultima vada attuata non solo all’interno del contesto delineato dalla Legge Obiettivo, ma anche nell’ambito dei contratti di programma, del PON, dei POR, del Piano Aeroporti e del Piano Porti.
 
Oltretutto, se la programmazione delle opere strategiche andrà ad assumere, come indicato dal Governo, un carattere pluriennale, questo deve essere inteso associato alle sole 25 opere citate all’interno del documento programmatico attualmente presentato o anche alle opere che saranno introdotte a luglio con l’integrazione delle opere strategiche d’interesse regionale? Questo, infine, l’importante interrogativo che le Regioni pongono al Governo, pretendendo al più presto risposte chiari e puntuali.

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