Frane, online la mappa degli interventi - QdS

Frane, online la mappa degli interventi

Rosario Battiato

Frane, online la mappa degli interventi

venerdì 29 Maggio 2015

Lavoro realizzato dalla struttura di missione contro il dissesto di Palazzo Chigi: in Sicilia 474 cantieri per un investimento di 647 mln. Isola in ritardo: soltanto la metà dei progetti è stato dichiarato concluso, 102 sono in corso

PALERMO – È arrivata online la mappa nazionale delle frane, delle alluvioni e delle aree a rischio di dissesto (mappa.italiasicura.gov.it). Il lavoro di open data, coordinato dall struttura di missione contro il dissesto di Palazzo Chigi guidata da Erasmo D’Angelis, fornisce inoltre anche tutto il materiale relativo allo stato di avanzamento dei lavori e agli investimenti effettuati.
Ci sono tutti i cantieri attivi, o in fase di apertura, in Italia per la prevenzione del dissesto idrogeologico con dati dettagliati relativi al luogo del cantiere, al tipo di intervento, allo stato della progettazione, all’importo totale e tipologia di area in cui si sta realizzando (da “scarsa” a “elevata probilità di alluvione”). 
In Sicilia ci sono attualmente 474 cantieri dei quali 102 in corso, 242 conclusi e 130 altri interventi. Per queste iniziative ci sono in campo circa 647 milioni di euro, che sono distribuiti tra cantieri in corso (149 milioni), cantieri conclusi (277 milioni) e altri interventi (220 milioni).
La distribuzione provinciale dei cantieri vede in prima linea Messina, notoriamente la provincia più martoriata dal rischio idrogeologico. Nell’area peloritana, infatti, si addensano 221 cantieri totali (307,7 milioni di euro), praticamente quasi la metà di tutti quelli presenti in Sicilia, per 44 cantieri in corso (66 milioni), 121 conclusi (130 milioni) e altri 56 interventi (111 milioni). 
Al secondo posto della graduatoria per numerosità dei cantieri si piazza Palermo con 57 complessivi (67 milioni di euro), 15 in corso (20 milioni), 24 conclusi (20,8 milioni) e 18 altri interventi (25 milioni). A pari merito al terzo posto ci sono Catania e Agrigento, sebbene abbiano una distribuizione lievemente differente nelle varie tipologie. Quarantuno cantieri per entrambi con un maggiore stanziamento complessivo per Agrigento (68 milioni di euro) tra 11 in corso (14 milioni), 17 conclusi (36 milioni) e altri 13 interventi (17,9 milioni). Catania, invece, pur avendo il medesimo  numero di cantieri totali mantiene un ammontare complessivo più basso (51 milioni di euro) che si distribuisce tra 10 cantieri in corso (12,9 milioni), 21 cantieri conclusi (22,8 milioni) e altri 10 interventi (15,6 milioni). Quarta piazza per Siracusa 32 cantieri (38 milioni di euro complessivi) tra cantieri in corso (8 per 12,9 milioni), conclusi (17 per 15 milioni) e 7 altri interventi per 10,2 milioni di euro.
Tra gli interventi più robusti, almeno in termini economici, vanno certamente menzionati la riqualificazione ambientale e il risanamento igenico-sanitario dell’alveo del torrente Catarratti-Bisconte in provincia di Messina per un importo totale da 30 milioni di euro (stato della progettazione esecutivo) e il completamento del collettore pluviale in provincia di Catania per 48,8 milioni di euro (stato della progettazione definitivo).
L’Isola è una delle regioni più impegnate in termini di cantieri censiti, ma non è la prima d’Italia per numerosità. Ci sono realtà dove gli interventi sono ancora più diffusi, sebbene l’importo investito resti comunque più basso di quello isolano. Tra queste sicuramente l’Emilia-Romagna (556 cantieri totale per 268 milioni di euro) la Lombardia (499 cantieri per 414 milioni tra i quali ben 401 per 226 milioni già conclusi), il Piemonte (495 cantieri per 236 milioni), la Toscana (669 cantieri totali per 402 milioni).

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