Mafia Capitale, nuova ondata di arresti - QdS

Mafia Capitale, nuova ondata di arresti

redazione

Mafia Capitale, nuova ondata di arresti

giovedì 04 Giugno 2015

Il sindaco Marino: "Vado avanti, ora in Campidoglio c'è gente perbene". I 44 nuovi arresti eseguiti nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L'Aquila, Catania ed Enna

"L’inchiesta Mafia capitale si arricchisce di nuovi capitoli che provocano preoccupazione e inquietudine per il quadro che via via viene delineandosi. E’ sempre più chiaro e grave il grado di infiltrazione e condizionamento che emerge e che chiama in causa molte persone in ruolo importanti nelle istituzioni locali. Siamo davanti ad un sistema di collusione e corruzione inquietante, che ha varcato ogni limite e ha rivelato ciò che tutti sanno da tempo: un sistema che ha potuto esistere e consolidarsi solo nella commistione forte con la politica".

Lo spiega in una nota l’ufficio di presidenza di Libera sulla nuova operazione "Mondo di mezzo".

"È evidente quindi che c’è troppa politica che ha fatto finta di non vedere sia le opacità nell’assegnazione degli appalti sia lo smantellamento di servizi. Quella che si è scoperta e che si sta scoprendo a Roma "non è mafia con la lupara", ma uno dei volti della moderna criminalità organizzata, che dimostra oggi più che mai come corruzione e mafia siano due facce della stessa medaglia. La corruzione – aggiunge Libera – sottrae denaro che potrebbe essere investito per dare dignità alle persone. E’ una società che ruba a se stessa. Abbiamo bisogno soprattutto di una politica responsabile e di un coinvolgimento sempre maggiore delle forze sane della Capitale e della Regione ma soprattutto bisogno di verità perchè sull’inchiesta Mafia Capitale e sulle conseguente prossime future è in gioco la credibilità e la coerenza del nostro paese".

Ecco i nomi eccellenti della seconda ondata di 44 arresti per l’inchiesta ‘Mafia capitale’: il consigliere regionale Luca Gramazio, l’ ex presidente del consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, l’ ex assessore alla casa del Campidoglio, Daniele Ozzimo, i consiglieri comunali Giordano Tredicine, Massimo Caprari e l’ ex presidente del X Municipio (Ostia), Andrea Tassone.

Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori e altri reati.

"Mafia capitale è riuscita ad infiltrarsi profondamente nel tessuto della pubblica amministrazione capitolina tanto da poter controllare le attività economiche, al fine di favorire i ‘terminali imprenditoriali’ dell’associazione stessa, fra i quali, Salvatore Buzzi per quanto attiene le cooperative". Così scrive il gip Flavia Costantini in un passo dell’ordinanza di custodia, che disegna un quadro sconcertante per la politica capitolina.

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha annunciato di voler andare avanti.

"Una politica antica, non solo nei metodi ma anche nei contenuti, e in alcuni casi gravemente colpevole, è stata allontanata da me con l’azione amministrativa. Oggi in Campidoglio abbiamo persone perbene" ha spiegato Marino.

Domani è probabile che comincino i primi interrogatori di garanzia.

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