Ulteriori errori del presidente Crocetta - QdS

Ulteriori errori del presidente Crocetta

Carlo Alberto Tregua

Ulteriori errori del presidente Crocetta

venerdì 05 Giugno 2015

Mancata riscossione e non evasione

La conferenza stampa del presidente Crocetta di mercoledi 13 maggio ci ha fatto sentire una comunicazione con errori.
Il primo riguarda la supposta evasione che avrebbe scoperto la partecipata regionale Riscossione Sicilia Spa. Essa si occupa esclusivamente di incassare le cartelle esattoriali sulla base dei ruoli che i vari enti pubblici emettono, una volta determinati con precisione i tributi dovuti. Dunque, Riscossione interviene su tributi certi e non su tributi evasi.
Compito di combattere l’evasione è di Agenzia delle Entrate, Guardia di finanza, Inps, Comuni e altri enti che hanno il diritto ai tributi. In questo versante, Riscossione Sicilia non c’entra per niente.
Precisato il quadro di riferimento, la partecipata ha il compito di incassare e non di scoprire l’evasione. Sui tributi incassati, essa riceve un compenso pari all’otto per cento; sui tributi non incassati ottiene solo il rimborso delle spese di notifica.

Ribadiamo, quindi, che si tratta di mancata riscossione e non di evasione: fra le due attività, come ben si capisce, vi è una grande differenza.
Il presidente Crocetta, quindi, ha usato indebitamente il termine evasione, anziché mancata riscossione, il che fa capire la sua ignoranza della materia che l’avrebbe dovuto obbligare a comprendere, prima di convocare una conferenza stampa urbi et orbi, riportata in maniera erronea dai media regionali.
Crocetta ha voluto inserire un elemento improprio, cioè che la supposta evasione – in effetti mancata riscossione – è pari all’1,25% del Pil. È una balla! Infatti, anche se la partecipata avesse incassato l’intero credito di un miliardo, il Pil siciliano non sarebbe cambiato neanche di un millesimo di euro. Crocetta ha confuso fischi con fiaschi.
Ma tanto siamo abituati alle amenità che dice Crocetta, più volte elencate su queste colonne e mai smentite dallo stesso. Peraltro si ostina a non rispondere alle quattordici domande che abbiamo già pubblicato per diciotto volte. Ha paura della verità o si nasconde?
Secondo i dati di cui all’intervista pubblicata all’interno, a Riscossione Sicilia Spa sono stati affidati debiti da riscuotere nel 2014 per 5,7 miliardi, mentre la partecipata ha riscosso solo 487 milioni dei ruoli cartellati. è pertanto rilevante che ne abbia riscosso solo un dodicesimo.
 

Meritoria, quindi, è l’azione della partecipata nel non essersi più limitata ad accettare i dati di fatto indicati ed avere cominciato un’azione di investigazione incrociando dati, ove possibile, da tanti elementi come registri automobilistici, registri navali, carte di credito, banche, depositi, catasto e via enumerando.
così, sembrano emersi gli ottocento soggetti individuali e societari che non hanno pagato il dovuto, già determinato con le cartelle esttoriali. Non incassare questi tributi è un grave danno per Riscossione Spa, in quanto non recupera l’otto per cento di aggio, ed anche per gli enti perché non riversa loro le somme di cui hanno diritto, se vi sono in corso contenziosi tributari.
Certo, la situazione economico sociale della Sicilia dà una certa giustificazione della mancata riscossione, ma vi sono soggetti che non pagano pur potendolo e dovendolo fare. Peggio, non vengono perseguiti con tempestività e determinazione.

Nella denunzia fatta in conferenza stampa, vi è stato un riferimento anche a soggetti malavitosi, pur intestatari di beni mobili ed immobili. Fa bene, quindi, la partecipata ad aggredirli per potere incassare. Fa anche bene ad esercitare quest’azione coattiva appoggiandosi alla Guardia di finanza, che aggiunge anche questa incombenza a quella principale che è la lotta all’evasione, tenuto conto del fatto che Riscossione ha il dovere-potere di esigere le somme riportate dai ruoli.
Il nuovo slancio in questa direzione inverte l’appiattimento precedente e inserisce innovazione nel processo di riscossione, attraverso una migliore organizzazione degli uffici, la responsabilizzazione di dirigenti e  dipendenti, con elementi di maggiore efficienza, necessari in un comparto essenziale per le casse pubbliche. Senza capacità professionale non si conclude nulla!
Il bilancio di Riscossione Sicilia Spa, depositato in giugno 2014 per il 2013, presenta ricavi per 86 milioni, 93 milioni di costi e una perdita di 7 milioni di euro.

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