Regione, dipendenti e pensionati mangiasoldi - QdS

Regione, dipendenti e pensionati mangiasoldi

Carlo Alberto Tregua

Regione, dipendenti e pensionati mangiasoldi

martedì 09 Giugno 2015

Spesa corrente 2015, +713 mln

I bilanci preventivi 2015 delle Regioni hanno evidenziato dei dati tremendi per la Sicilia. Il Sole 24 Ore calcola che esse costino una media di 3.124 euro per cittadino. Ma la Lombardia ne spende appena 2.239, mentre la Sicilia 4.042 euro pro capite. Anche questo record negativo è una vergogna e un’accusa precisa all’autonomia dello Statuto, che consente di foraggiare tanti privilegiati e porta a un livello insostenibile il peso di questo inutile ente (almeno per come è) su tutti i siciliani.
Peraltro, raffrontando questi dati con quelli degli anni precedenti, viene dimostrato che le altre Regioni nel tempo hanno diminuito il peso sul singolo cittadino, mentre la Sicilia lo ha aumentato, come spiegato nelle incheste del Quotidiano di Sicilia.
Quanto affermiamo è dimostrato dal Quadro generale riassuntivo del bilancio di competenza della Regione per l’anno finanziario 2015. Un quadro sintomatico, ove non si trova il dettaglio delle singole voci, che, tuttavia, sono significative.

Il primo dato che emerge, paradossale, è che la spesa corrente (cattiva) è aumentata di ben 713 milioni dal 2014 al 2015, mentre la spesa in conto capitale (buona) è diminuita di ben 4 miliardi e 74 milioni di euro.
Altro dato preoccupante è quello relativo all’avanzo finanziario di 3,9 miliardi, che rappresenta i crediti. è ben nota la requisitoria su questa voce da parte della Corte dei Conti Sicilia, la quale, senza mezzi termini, ha definito tale posta “crediti inesigibili in tutto o in parte”.
Le entrate, compresi nuovi prestiti per 290 milioni di euro, ammontano a 16,7 miliardi, in quanto, ripetiamo, l’avanzo finanziario è un dato fasullo. Le uscite correnti sono 15 miliardi circa cui va aggiunto 1 miliardo e 708 milioni per rimborso di prestiti.
Come è facile dedurre, le uscite sono pari alle entrate. Conseguenza: non vi è un solo euro per le spese in conto capitale. Come dire che per tutto il 2015 la situazione economico- finanziaria, quella dei disoccupati e la più importante riguardante i poveri, non solo non migliorerà, ma peggiorerà.
Comprendiamo, ma fino a un certo punto, che l’assessore Baccei aveva le mani legate e non ha potuto fare di meglio, ma preventivare 700 milioni di spesa corrente in più rispetto all’anno precedente è un comportamento politicamente criminale.
 

La Regione mangiasoldi ha finito di rovinare i siciliani con tre governi (Cuffaro, Lombardo e Crocetta) uno peggiore dell’altro. Quattordici punti di Pil in meno in sette anni è un comportamento da deficienti, politicamente parlando.
La verità è che il ceto politico e quello burocratico continuano a lucrare parassitariamente sui cittadini, ad incassare regolarmente i loro ricchi emolumenti, indennità e rimborsi di ogni genere.
Milleottocento dirigenti, di cui ne basterebbero trecento come in Lombardia, anch’essi parassiti. Ma, peggio, sedicimila pensionati che percepiscono un assegno superiore da due a quattro volte i contributi versati, con ciò assorbendo risorse cui non hanno diritto.
La questione del diritto acquisito è una balla colossale, perché quando un cittadino percepisce molto di più di quanto ha dato, quello va definito senza mezzi termini privilegio acquisito.
Siamo stufi di continuare ad alimentare tutti questi privilegiati, che si sono fatti fare le leggi regionali ad hoc da un ceto politico mediamente di infimo ordine, nonostante la presenza di tante persone capaci e intelligenti, che, però, non hanno avuto la forza di fare prevalere i valori di merito ed equità.

C’è un altro dato da evidenziare e riguarda il disavanzo finanziario presunto di 585 milioni di euro. Si dice presunto perchè il disavanzo consuntivo sarà verosimilmente di più, forse viaggerà verso il miliardo. Come si coprirà tale disavanzo? Attraverso l’accensione di altri debiti che sommergono la Regione, perché hanno superato gli otto miliardi. Senza contare i debiti che hanno tutti gli altri enti pubblici della Sicilia per oltre undici miliardi.
Da questo quadro non si vede come possa essere ribaltata l’attuale situazione, che sta andando in necrosi. Le otto regioni del Nord Italia cominciano a crescere di oltre un punto di Pil, mentre la Sicilia continua a perdere un punto di Pil.
Può essere che è solo il QdS a lanciare ripetutamente questo allarme? Che fanno quotidiani e giornali regionali? Che fa la Classe dirigente?
Qui, o ci salviamo tutti o soccombiamo tutti, compresi i parassiti.

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