A tutto ciò occorre poi aggiungere la chiusura del viadotto Morandi, la 115 bis che da Porto Empedocle conduce sino alla parte bassa del capoluogo. Anche su questo fronte residenti e commercianti sono sul piede di guerra e per questo hanno organizzato anche un’ironica partita di protesta in strada per dimostrare come ormai senza traffico si possa persino giocare una partita di pallone.
La via Dante, che insiste proprio in quella zona, è divenuta una strada a senso unico senza che, a parte le residenze private, si possa giungere da qualche altra parte.
Il compito di rimettere in sesto il viadotto Morandi spetta al Genio civile regionale, che ha partecipato di recente a un tavolo tecnico presieduto dal prefetto Nicola Diomede alla presenza degli altri Enti coinvolti e dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo.
“Al tavolo tecnico – ha spiegato al QdS Duilio Alongi, ingegnere capo del Genio civile di Agrigento – abbiamo visto un assessore regionale alle Infrastrutture molto determinato a risolvere il problema in tempi rapidi. Ha perfettamente compreso come a causa di questa situazione la città sia ormai divisa in due, con gravi rischi anche sanitari in caso di emergenze”.
“Adesso che il bilancio della Regione è stato pubblicato – ha aggiunto – aspettiamo l’autorizzazione dell’assessorato a compiere i lavori di messa in sicurezza del costone, con l’apertura entro cinque o sei giorni di almeno una corsia della via Volpe”.
“L’intervento – ha spiegato Alongi – prevede l’installazione di tiranti profondi per bloccare la roccia, oltre che un’opera di disgaggio della roccia più friabile. Per quanto riguarda invece l’installazione di una rete di superficie, preferiremmo evitarla in quanto non bella da vedere, soprattutto in una città che ambisce a essere turistica. Il costo dell’intervento in somma urgenza sarà di circa 300 mila euro”.
Intanto, nei giorni scorsi, sul viadotto Morandi sono arrivate notizie positive anche da parte dell’Anas. Le indagini in corso non hanno evidenziato situazioni irreparabili sui piloni, che in alcuni casi appaiono visibilmente usurati. La speranza, dunque, è che presto la fondamentale arteria di collegamento possa essere riaperta, in modo da smaltire il traffico d’ingresso alla città che si è ormai concentrato a Ovest lungo il quadrivio Spinasanta e a Est nella zona del Bonamorone.
“Un modo di operare – ha aggiunto Alongi – che ci rende più efficienti nella nostra azione di tutela del territorio. Il nostro ufficio ha risposto immediatamente a questa nota in modo da rendere più fluido il lavoro degli uffici a Palermo”.
Interventi che urgono sempre più, in una città che come sottolineato da molti ha bisogno di interventi urgenti, con situazioni che si ripercuotono sui suoi cittadini e i visitatori, che soprattutto nella bella stagione, affollano i luoghi turistici che il territorio è in grado di offrire.
Chiudiamo, infine, con la situazione legata al viale della Vittoria, che in passato è stato interessato da crolli che hanno costretto all’evacuazione i residenti di uno dei palazzi della zona. Un altro dei problemi con cui dovrà fare i conti il neo sindaco Calogero Firetto.