Feste medievali, Sant’Agata, Carnevale di Sciacca e Acireale, Settimana Santa, tragedie greche, Infiorata, Cous cous fest. L’Assessorato non organizza vetrine né Internet e così i turisti ci ignorano
PALERMO – “L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra. Chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”. Goethe, nel suo ‘Viaggio in Italia’, aveva già capito tutto della nostra Sicilia: sole, male, cultura, gastronomia formavano un connubio straordinario già 200 anni fa e chiunque ne rimaneva incantato.
È il turismo che va incentivato, in Sicilia, e oltre alle bellezze naturali ci sono centinaia di eventi che potrebbero attrarre migliaia di persone da ogni parte del mondo. Si svolgono infatti giornalmente appuntamenti degni di nota in tutto il territorio siciliano ma, spesso, queste iniziative sono conosciute soltanto nelle province.