L’Isola ha fame di infrastrutture. Strade e ferrovie, qualcosa si muove - QdS

L’Isola ha fame di infrastrutture. Strade e ferrovie, qualcosa si muove

Rosario Battiato

L’Isola ha fame di infrastrutture. Strade e ferrovie, qualcosa si muove

sabato 27 Giugno 2015

Sono 38 i cantieri dei lavori in corso sulle principali arterie: un investimento complessivo di 1,8 miliardi di euro. Non solo contratto di servizio. C’è il nodo ferroviario di Palermo e gli interventi sulle linee convenzionali

PALERMO – C’è una Sicilia in costruzione tra strade, ferrovie ed energia. Sono questi i tre principali filoni su cui si sta concentrando l’azione di risanamento di un deficit complicato nei confronti del resto d’Italia.
In primo piano ci sono i lavori più urgenti che riguardano la bretella progettata dall’Anas per superare il disagio causato dal crollo del pilone del viadotto Himera (80 giorni per la realizzazione e probabile avvio dei lavori il 10 agosto in attesa della conferma del cronoprogramma) e l’abbattimento della struttura danneggiata (circa 4 mesi di lavori). Tuttavia l’azione dell’Anas sull’Isola è ben più ramificata. Ben i 38 lavori in corso (30 per manutenzione straordinaria e 8 nuove costruzioni) per un importo di spesa complessivo pari a 1,8 miliardi di euro. Sono coinvolte diverse arterie principali dell’Isola: A19 Palermo-Catania, A29 Palermo-Mazara del Vallo, A29 dir – Alcamo – Trapani, tangenziale ovest di Catania, SS 114 orienale sicula, 115 sud occidentale sicula,  ss 120 dell’Etna e delle Madonie, ss 121 catanase, ss 122 agrigentina, ss 187 di Castellammare del golfo, ss 189 della valle del platani, ss 191 di Pietraperzia, ss 194 ragusana, ss 417 di Caltagirone, ss 640 di Porto Empedocle e ss 683 Licodia – Eubea – Libertinia.
 
Nell’elenco della grandi opere segnalate dall’Anas c’è l’Agrigento-Caltanissetta (la strada statale 640 di Porto Empedocle), inserita già con delibera Cipe n. 121 del 12 dicembre del 2001 nel primo programma delle infrastrutture strategiche. Il valore complessivo si aggira sul miliardo e mezzo. Dei due megalotti in cui è stato suddiviso il progetto di adeguamento il primo è stato quasi ultimato, mentre per il secondo (990 milioni di investimento) la consegna dei lavori è avvenuta nell’ottobre del 2012 e alla data del 31 aprile 2015 lo stato di avanzamento era pari al 47%.
Si muovono anche le strade ferrate. La notizia della firma dell’intesa per contratto di servizio tra Regione siciliana e Trenitalia è soltanto un tassello di un più vasto sistema di azioni sul territorio. A censire lo stato dei lavori è l’Italferr, la società di ingegneria del gruppo ferrovie dello Stato. Uno dei lavori più importanti è lo sviluppo del nodo di Palermo (valore complessivo 1,4 miliardi di euro) che si basa sul potenziamento del servizio ferroviario metropolitano, collegato e integrato con linee tram, bus e parcheggi di interscambio. Uno degli assi portanti di questa trasformazione è “il passante ferroviario che, raddoppiando la linea, attraverserà Palermo e la sua area metropolitana, da Cefalù all’aeroporto di Punta Raisi; 90 km di percorso, 24 dei quali all’interno della città, con 17 stazioni e 22 fermate”. Già completati il raddoppio della tratta da Carini a Piraineto e aeroporto di Punta Raisi (2001), l’elettrificazione della linea da Palermo Notarbartolo a Piraineto/Punta Raisi e da Piraineto a Cinisi/Terrasini (2002) e l’adeguamento tecnologico Palermo-Fiumetorto (2010). In corso ci sono gli interventi per l’Acc (apparati centrali computerizzati) e il raddoppio del passante di Palermo previsto per il 2018.
Altri interventi sulle linee convenzionali riguardano la Palermo-Messina (raddoppio linea, investimento da 1,5 miliardi, nel 2019 l’avvio dell’ultimo intervento), l’aggiornamento della Messina-Siracusa con raddoppio, sviluppo tecnologie, velocizzazione tratta Catania-Siracusa e completamento raddoppio Messina-Catania (200 milioni, tempistiche ancora da definire per gli ultimi interventi), il nuovo collegamento Palermo-Catania (397 milioni, tempistica da definire) e la velocizzazione di un tratto della Palermo-Agrigento (38 milioni, lavori avviati nel 2015).

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