Dall’opposizione #crocExit dimissioni chieste sui social - QdS

Dall’opposizione #crocExit dimissioni chieste sui social

Raffaella Pessina

Dall’opposizione #crocExit dimissioni chieste sui social

martedì 07 Luglio 2015

Ma i parlamentari temono di perdere la poltrona e invocano alleanze. L’hashtag del leader dell’opposizione, Nello Musumeci

PALERMO – Rosario Crocetta è sempre più isolato, soprattutto all’interno del suo partito. In questo fine settimana il Partito Democratico a Palermo ha discusso del futuro di Crocetta e del suo governo.
Davide Faraone della direzione nazionale è stato chiaro: “Bisogna decidere subito e se non ci sono le condizioni per andare avanti, si vada al voto”. Per il segretario regionale Fausto Raciti invece si deve attendere l’ultimo fine settimana di luglio, quando si riunirà l’assemblea del Pd e saranno ascoltati gli alleati, il partito e il governo nazionali per sondare la praticabilità di una nuova strada per portare a termine questa legislatura. Rosario Crocetta si è detto pronto a dimettersi se gli verrà chiesto esplicitamente dal partito, “sebbene si tratti di una prospettiva irresponsabile”.
A Crocetta si addebitano: la grave emergenza finanziaria, certificata più di una volta dalla Corte dei Conti, le mancate riforme e le dimissioni di tre assessori quasi in contemporanea. Il deputato regionale Antonello Cracolici è contro la chiusura anticipata dell’Ars: “Andare al voto – ha detto –  non è una vittoria, ma dobbiamo dimostrare di essere una classe dirigente credibile e l’accanimento può essere pericoloso”.
Il presidente della direzione del Pd siciliano, Giuseppe Lupo, opta per le larghe intese con gli alleati. “La direzione dia mandato al segretario Raciti  – ha detto – di verificare insieme alla coalizione e al presidente Crocetta, se, come penso, ci sono le condizioni per una fase nuova di rilancio del programma per lo sviluppo e le riforme. Sia l’Assemblea del Pd a valutare e decidere se e come proseguire questa esperienza di governo”.
Intanto oggi riprendono i lavori dell’Ars a Palazzo dei Normanni con la seduta dedicata alla legge sugli appalti. I sindacati hanno lanciato un appello affinchè questa legge si approvi subito, prima della finestra legislativa dedicata all’assestamento di bilancio: “Nel momento in cui il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone – hanno scritto in una nota – insiste sul fatto che la corruzione è un cancro radicato nella società che va combattuto senza tentennamenti, i deputati dell’Ars dicano chiaramente da che parte stanno e dimostrino concretamente di volere alzare un argine contro l’infiltrazione della criminalità organizzata e i malaffari dei re delle cordate e dei ribassi magici”.
Il deputato leader dell’opposizione Nello Musumeci ha realizzato un hashtag su Twitter contro il governatore e lo ha chiamato “crocExit”. “Per liberare la Sicilia”, scrive Musumeci, ritenendo la Sicilia una ‘Grecia italiana’. Contro il governatore anche i presidenti degli Ordini dei medici e odontoiatri di tutte le provincie della Sicilia che si dicono “molto preoccupati” per la situazione che si è venuta a determinare in Regione, a seguito delle dimissioni di Lucia Borsellino da assessore alla Salute. “Come presidenti ci siamo consultati e abbiamo deciso di assumere una presa di posizione e un’iniziativa: chiedere un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella perchè intervenga per salvare la sua e la nostra Regione”.

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