Cos'è un'impresa gazzella? Sicilia nella top ten - QdS

Cos’è un’impresa gazzella? Sicilia nella top ten

Serena Giovanna Grasso

Cos’è un’impresa gazzella? Sicilia nella top ten

martedì 07 Luglio 2015

Nel “Rapporto Pmi - Mezzogiorno 2015” del Cerved group e Confindustria attenzione alle aziende con fatturato superiore ai 2 mln di €. Nel 2013 l’Isola si è collocata al nono posto, con quota pari a 119 e il sesto indice di concentrazione più alto (1,1)

PALERMO – Nonostante la crisi, c’è una quota di imprese che combatte per sopravvivere e riporta risultati abbastanza soddisfacenti. Stiamo parlando proprio delle imprese gazzelle, ovvero quelle imprese con un fatturato pari almeno a due milioni di euro che nel giro di qualche anno ha registrato un vero e proprio raddoppio. Ad analizzare la presenza di questa tipologia di imprese ci pensa il “Rapporto Pmi – Mezzogiorno 2015”, pubblicato lo scorso 12 giugno da Confindustria e Cerved (società che valuta la solvibilità di imprese e persone). Lo studio si occupa più approfonditamente delle otto regioni che compongono il Mezzogiorno, ma offre anche un resoconto numerico sulla presenza di questa tipologia di imprese nelle altre regioni che compongono lo Stivale.
Un’importante nota metodologica consiste nello specificare che Cerved group si sofferma esclusivamente ad analizzare l’andamento delle imprese che nel 2008 oltrepassavano i due milioni di euro di fatturato, così da evitare di classificare come forte crescita episodi di imprese che passano da 50 mila a 100 mila euro di fatturato (in questo caso si tratta di forte crescita in senso percentuale, ma bassa da un punto di vista assoluto).  In base al seguente criterio, le imprese oggetto di considerazione a livello nazionale sono 102.848. Dunque, rispetto a queste 102.848 imprese che nel 2008 hanno fatturato almeno due milioni di euro, in 3.472 hanno raddoppiato il proprio fatturato nel 2013, ossia il 3,4% del campione.
Contrariamente a quanto imporrebbe lo scenario comune, ovvero un Mezzogiorno sul lastrico, rileviamo tre importanti presenze all’interno della top ten nazionale: ossia, Campania (settima), Puglia (ottava) e Sicilia (nona). In particolare, per quel che riguarda la nostra regione, sono 119 le imprese che nel corso di cinque anni hanno visto almeno raddoppiare il fatturato conseguito nel 2008 di due o più milioni di euro. Ulteriore merito spettante alla nostra regione inerisce il possesso del sesto indice di concentrazione più elevato a livello nazionale (1,1), consistente nel rapporto tra la quota di imprese e la quota di gazzelle. Quando l’indice di concentrazione assume un valore superiore a 1 vuol dire che la regione ha una quota di “gazzelle” superiore alla sua rappresentatività numerica, proprio il caso della Sicilia.
In termini numerici, l’Isola è scalzata da cinque regioni settentrionali e da due meridionali, ossia Campania (226) e Puglia (136), come già anticipato. È possibile consultare la situazione dettagliata regione per regione grazie alla tabella pubblicata a corredo dell’articolo. Secondo un prospetto meramente numerico, è la Lombardia la regione ad aver registrato l’incremento più elevato a livello nazionale: si tratta di ben 885 imprese; così da poter affermare che circa una “gazzella” su quattro si trova in Lombardia.
 Da Nord a Sud è possibile riscontrare anche degli elementi di raccordo che accomunano le “gazzelle”: generalmente si tratta di imprese giovani con dieci anni medi di età, puntano maggiormente ad investire ed innovare e dipendono in modo minore dal credito bancario.
Concludiamo citando la considerazione elaborata dal Cerved group, nella speranza che per noi siciliani e meridionali sia di buon auspicio: “L’indice di concentrazione mostra che le gazzelle tendono ad essere più presenti nel Mezzogiorno, ad indicazione dell’esistenza di un potenziale di crescita presente anche nelle regioni meridionali”. 

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