Giovanni Ruvolo: "Unire tutte le forze per il bene dei cittadini" - QdS

Giovanni Ruvolo: “Unire tutte le forze per il bene dei cittadini”

Nicola Digiugno

Giovanni Ruvolo: “Unire tutte le forze per il bene dei cittadini”

sabato 11 Luglio 2015

Forum con Giovanni Ruvolo, Sindaco di Caltanissetta

Può tracciare un consuntivo di questo primo anno di lavoro? Come sta cambiando il territorio?
“Il primo aspetto che voglio sottolineare è la consapevolezza del ruolo dei cittadini nella gestione di una città. Una responsabilità condivisa, che vede la totale disponibilità da parte di questa Amministrazione. Secondo aspetto, il lavoro fatto sul recupero dei luoghi dell’identità collettiva, ossia del Redentore e del centro storico. Al mio insediamento ho trovato un tessuto sociale disgregato sia sul piano sociale che su quello economico e commerciale, in cui le singole parti si contrapponevano, impoverendo così  le potenzialità del territorio. Oggi la realtà sta mutando. Il welfare, per esempio, è nato su una ricucitura dei rapporti, abbiamo creato un network denominato ‘Caltanissetta adotta Caltanissetta’. Abbiamo lavorato sul capitale sociale, coinvolgendo le associazioni e dando una risposta concreta ai bisogni della città. Adesso stiamo utilizzando la tecnologia per un’idea, della quale parlavamo con l’assessore alle Politiche Sociali, Pietro Cavaleri già prima delle elezioni, finalizzata alla risoluzione del problema alimentare di molte famiglie. Oggi che sono sindaco, posso dirlo, è un dramma. Attraverso un’applicazione, stiamo cercando di mettere in rete ristoranti e altri locali per registrare l’esubero a fine giornata e stiamo organizzando una rete di raccolta. Già presso Sant’Agata un’associazione si occupa della raccolta del latte per bambini. Un’altra associazione si occupa dei vestiti per gli stessi bambini. A breve consegneremo una scuola ristrutturata, nella zona di Xiboli, un centro interculturale”.
Cosa può dirci della riqualificazione del centro storico?
“La pedonalizzazione dell’area rappresenta un obiettivo importante. Nell’ultimo anno trenta attività commerciali hanno aperto i battenti e cinquecento residenze si sono spostate da quelle parti. Nel secondo anno del mio mandato mi dedicherò maggiormente alle aree periferiche della città, non solo da un punto di vista urbanistico”.
Quali sono i risultati conseguiti nel versante della raccolta differenziata?
“Siamo intorno al nove per cento, ma non sono soddisfatto. Avvieremo la campagna differenziata in municipio, dando l’esempio. Il piano Aro (Area raccolta ottimale) approvato prevede che la raccolta avvenga per il cinquanta per cento porta a porta, per il resto attraverso isole ecologiche. L’umido va recuperato quotidianamente. Sto lavorando su progetti di quartiere. L’obiettivo è che la differenziata raggiunga il sessantacinque per cento entro due anni”.
Qual è la situazione del bilancio?
“La spesa corrente è intorno ai 75 milioni di euro. In tema di spese abbiamo ridotto tutto del quindici per cento, lasciando fuori gli investimenti sulla Settimana Santa e sulla cultura. Dal 2016 i tagli riguarderanno anche queste voci. Stiamo cercando di capire in che modo il privato possa finanziare la cultura. Il problema più grosso riguarda l’organizzazione della macchina amministrativa. L’ottimizzazione dei costi passerà dalla gestione del personale: oggi i dipendenti comunali sono quattrocentosettanta, che non sono pochi. Prima erano ottocento. Stiamo lavorando sugli obiettivi”.
Quali sono le ‘chiavi’ dello sviluppo di questa città?
“Il settore agroalimentare, il turismo di nicchia, emozionale e la formazione. In un anno sono riuscito a lavorare per realizzare il campus universitario. Oggi la facoltà di medicina ha una collocazione propria al Cefpas. Si è intensificata l’attività congressuale, che ha creato anche economia. Anche i ristoranti hanno avuto giovamento e abbiamo fatto vedere Caltanissetta all’esterno per certe particolarità. Fuori c’è la percezione chiara che Caltanissetta è una città viva, non è più la città dei processi di mafia”.
 
Su quali altri fronti si registra un cambiamento?
“Proprio recentemente il Consiglio comunale ha approvato il progetto per la realizzazione di nove alloggi sociali nel quartiere Provvidenza, a cura dell’Istituto autonomo case popolari. Finalmente s’inizia a recuperare l’area. Voglio congratularmi con tutti i gruppi consiliari per la capacità di collaborare per gli interessi comuni.  Un risultato che consente d’intervenire in quartieri degradati del centro storico, superando la posizione di quanti sostengono che sia opportuno mantenere quello che c’è, quando è già crollato. La riorganizzazione del tessuto urbano va pensata tenendo conto delle esigenze moderne. A breve, inoltre, sarà lanciato anche un concorso d’idee per gli arredi urbani. Vogliamo agire in maniera partecipativa anche attraverso i social network. E da tutto il mondo si potrà votare il progetto più adeguato e creativo. Un progetto che sarà realizzato con risorse che saranno già individuate prima”.
Su cosa si sta puntando a breve?
“Finalmente è partito l’Ufficio Europa: l’ufficio del Comune di Caltanissetta che si occupa di finanziamenti ed opportunità comunitarie. Facendo rete con i sindaci del territorio si possono ottenere grossi risultati. Caltanissetta, San Cataldo, Montedoro, Sommatino e Riesi hanno già avviato un percorso sulle strutture minerarie”.

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