A cosa serve allora continuare ad accreditare nuovi enti di formazione? Domanda che in apparenza potrebbe anche sembrare banale ma non lo è affatto.
L’assessore regionale alla Formazione, Luigi Gentile, era stato chiaro: “Non si può continuare ad aggravare il bilancio della nostra Regione s devono arginare le spese della formazione professionale e soprattutto garantire gli enti storici che hanno già numerosi dipendenti a tempo indeterminato”.
Tutti interrogativi che davvero non riescono a trovare certezze, men che meno proprio in questi giorni alla notizia dell’accreditamento di ben altri 173 enti di formazione. è stato infatti aggiornato dall’assessorato al Lavoro l’elenco degli enti che avevano fatto richiesta di accreditamento e che erano stati inseriti all’interno del decreto numero 1037 dell’aprile del 2008.
Tutta l’istruttoria è stata rivista e quindi aggiornata con tanto di via libera per l’esattezza a 173 enti di formazione.
I nuovi accreditati provengono da un po’ tutte le province con prevalenza di Catania, Palermo e Trapani. Inevitabile pensare che tutti questi nuovi enti presenteranno istanza di partecipazione al prossimo piano dell’offerta formativa del 2010. Ma, se la Regione manterrà fede ai suoi impegni, per loro non ci sarà alcuno spazio.
Difficile potere anche pensare che potranno reggersi sulle loro gambe autofinanziandosi: con la miriade di enti di formazione finanziati dalla Regione è difficile potere convincere qualcuno a pagare per seguire un corso di formazione dal momento che altrove verrebbe addirittura pagato, anche se con pochi spiccioli.
Proprio per questo l’associazione Aref, che riunisce diversi enti di formazione professionale siciliani che non si riconoscono nelle posizioni delle associazioni datoriali Forma e Cenfop, dice si sposare la causa dell’assessore regionale al Bilancio il quale aveva paventato la possibilità di sospendere per un anno l’attività formativa in Sicilia, con esclusione delle attività legate all’obbligo formativo, e di utilizzare un finanziamento ridotto per tutto l’anno 2010, al fine di mantenere il personale dipendente a tempo indeterminato in attività di riqualificazione organizzata in collaborazione con gli Enti gestori e gli Atenei siciliani per poi quindi procedere alla innovazione e ristrutturazione del settore, da decenni ritenuta indifferibile. Ipotesi nemmeno tenuta in considerazione dall’assessore Gentile che ha già emanato il bando per il Prof 2010.