Oltre il viadotto Himera, è sfida sui tempi - QdS

Oltre il viadotto Himera, è sfida sui tempi

Rosario Battiato

Oltre il viadotto Himera, è sfida sui tempi

mercoledì 15 Luglio 2015

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Pizzo: per la bretella consegna per novembre se sarà rispettato il cronoprogramma. Anche il ministero ribadisce i suoi numeri: ad agosto inizio lavori che dureranno per tre mesi

PALERMO – Una corsa contro il tempo che suggerisce anche una battaglia politica nemmeno troppo velata. Le due alternative per ricongiungere la Sicilia spezzata dal crollo del pilone del viadotto Himera, pur non escludendosi vicendevolmente, sono state l’occasione per l’ennesimo scambio di accuse tra pattuglie democratiche e stellate. Le prime sarebbero ree di lentezza, le seconde di improvvisazione.
 
Così ai puntuali aggiornamenti del M5S che sui social documenta, passo dopo passo, i lavori sulla regia trazzera, fa da contraltare il recente dinamismo del governo nazionale che proprio due giorni fa ha ricevuto il via libera da parte delle tre Conferenze di Servizi per i lavori previsti dal piano del Commissario delegato per le attività emergenziali.
Le Conferenze dei Servizi sono state necessarie per ottenere tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla-osta e assensi da parte dei competenti enti e amministrazioni. Adesso il commissario Guardabassi potrà procedere – “anche anticipando il cronoprogramma indicato nel piano approvato a fine giugno dal capo del dipartimento della Protezione civile”, scrive il ministero – all’approvazione dei progetti consentendo quindi ad Anas, soggetto attuatore, di procedere all’affidamento dei lavori delle tre opere principali previste: la decostruzione della carreggiata danneggiata in direzione di Catania, l’adeguamento della strada provinciale 24 alle condizioni necessarie per la circolazione del traffico veicolare autostradale e la realizzazione della rampa di accesso in autostrada nella carreggiata in direzione di Catania dell’autostrada A19.
I lavori potrebbero cominciare già all’inizio del mese di agosto. Lo ha confermato l’assessore Giovanni Pizzo, precisando che “una volta espletata la gara a fine mese inizieranno i lavori che andranno avanti su tre turni 24 ore su 24”. Sui tempi previsti per il completamento non si parla più di dicembre, come preventivato nei giorni scorsi in seguito alla consegna del documento del commissario, ma di novembre “se sarà rispettato il cronoprogramma”.
 
Complessivamente sono previsti 6 mesi per l’intera procedura amministrativa e realizzativa (non soltanto per la bretella) per un costo totale dell’operazione che si aggira sui 9,3 milioni di euro.
Una conferma che giunge anche dal ministro Graziano Delrio che proprio in occasione del question time dell’8 luglio scorso ha risposto ad alcune domande sui tempi di ripristino ribadendo la “durata dei lavori della bretella di circa 3 mesi”, mentre sarà il lavoro di “decostruzione della carreggiata direzione Catania che richiede 4 mesi”.
 
Proprio su questo fronte il ministero ha voluto rassicurare sulla costante presenza dell’Anas che “sta svolgendo un continuo monitoraggio della struttura danneggiata e delle aree adiacenti, mediante stazione robotizzata ad alta precisione, e non ha evidenziato ulteriori repliche del fenomeno franoso; inoltre, ha avviato una ricognizione completa delle opere d’arte presenti lungo l’intero tracciato dell’autostrada A19”.
 
A tal proposito si prevede infatti la demolizione della carreggiata direzione Catania collassata, salvaguardando la carreggiata direzione Palermo al fine di verificarne la futura utilizzabilità. Un passaggio suggerito anche dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri.

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