Trasporto pubblico locale, corsa ai tagli - QdS

Trasporto pubblico locale, corsa ai tagli

Rosario Battiato

Trasporto pubblico locale, corsa ai tagli

mercoledì 22 Luglio 2015

L’allarme dell’Anci: “In questo modo si blocca anche lo sviluppo della mobilità sostenibile”. Ma in passato fin troppi sprechi. A rischio copertura delle tratte e stipendi del personale, servono investimenti urgenti e mirati

PALERMO – Servirebbero investimenti ragionati, invece sono i tagli a dettare legge. Il sistema di trasporto pubblico locale, che in Sicilia versa in una condizione al limite della sopravvivenza, aveva già lanciato le sue rimostranze in occasione dell’incontro Anci-Asstra della fine di giugno a Palazzo delle Aquile a Palermo. Un appello che è stato ribadito proprio dal presidente dei comuni siciliani Leoluca Orlando. Intanto, secondo gli ultimi dati Istat pubblicati nelle scorse settimane, sono sempre meno i frequentatori del tpl isolano.
“AnciSicilia e Asstra, che già da mesi hanno evidenziato le criticità dei trasporti in Sicilia, durante la scorsa assemblea dell’Associazione delle aziende di trasporto pubblico locale della Regione, hanno assunto una posizione comune lanciando l’allarme sulle ricadute negative determinate dagli ulteriori tagli dei trasferimenti regionali che hanno penalizzato soprattutto il trasporto urbano”. Non utilizza mezzi termini il presidente regionale dell’Anci, che già in passato aveva accusato la Regione di “immobilismo” sul fronte del tpl. La riduzione dei contributi, di fatto, congela anche quei timidi tentativi che si stanno facendo in direzione della mobilità sostenibile. “Questa azione non fa altro che danneggiare ulteriormente tutti quei comuni che per assicurare la mobilità ordinaria sono costretti, sul versante degli investimenti, a rinunciare a progetti innovativi per la mobilità sostenibile”.
I tagli non risparmiano nessuno. Asstra Sicilia ha precisato che proprio a partire da questo mese sono stati previsti ulteriori tagli dei finanziamenti per il 25%, un dato che cumulato con quanto già avvenuto raggiunge quota 30% nell’ultimo triennio. A rischio non c’è soltanto la mobilità isolana, ma anche l’occupazione così come denunciato Mimmo Perrone segretario regionale Fit Cisl e Salvatore Girgenti responsabile regionale Tpl Fit Cisl. Per i sindacati l’ammontare  dei tagli è ancora più elevato: l’ulteriore sforbiciata prevista del 12% dei contributi raggiungerebbe un ammontare complessivo degli ultimi anni del 35% per i servizi urbani e del 20 per i servizi extraurbani. La necessità di nuove risorse è stata portate nei giorni scorsi anche in commissione regionale Trasporti: serve lo sblocco dei mandati di pagamento per i 25 milioni del quarto quadrimestre del 2014.
Tra il 2011 e il 2014, a livello nazionale, il comparto del tpl ha vissuto una contrazione di circa 800 milioni di euro, pari al 15% del totale. Soltanto tra il 2014 e il 2015 gli imprenditori del settore hanno assistito impotenti alla sparizione di circa 664 milioni di euro (300 per il 2014 e 364 per il 2015) di investimenti. Numeri contenuti nel Position paper dell’Asstra, diffuso lo scorso 9 giugno. Nell’Isola, sempre tra il 2010 e il 2014, si è registrato un crollo del 25% (quarta regione d’Italia dopo Lazio (-31%), Campania (-27%) e Molise (-26,7%) per riduzione dei contributi).
Tagli che non aiuteranno certamente a migliorare i risultati già compromessi del trasporto pubblico isolano. Il rapporto sulla mobilità urbana dell’Istat ha riportato che a livello nazionale circa un quarto dei residenti di 14 anni e più utilizza autobus, filobus e tram. Gli utenti non occasionali, invece, sono circa 12 su 100. Nelle aree urbane questi numeri crescono sensibilmente con un dato che arriva fino a 69 su 100 (di cui 40 non occasionali). Una media nazionale che non deve trarre in inganno visto che le medie per area geografica sono abbastanza differenziate: usano il tpl 30 persone su 100 al Centro, 26 al Nord e 17 nel Mezzogiorno. A realizzare i peggiori risultati c’è sempre la Sicilia con appena 15 utenti tra gli abituali frequentatori e 6,3 tra i non occasionali.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017