Lucia Borsellino Presidente della Regione - QdS

Lucia Borsellino Presidente della Regione

Carlo Alberto Tregua

Lucia Borsellino Presidente della Regione

mercoledì 22 Luglio 2015

Commissariare per disboscare

Abbiamo conosciuto Lucia Borsellino in una sola occasione, quando è venuta nella nostra sede di Palermo in occasione del forum pubblicato il 18/02/2012. Ci è sembrata una donna forte e motivata, capace di reggere l’assessorato alla Salute, il più impegnativo dell’amministrazione regionale.
Dopo la forte azione del precedente assessore, Massimo Russo, la Borsellino ha tentato di imbrigliare la Sanità siciliana, ma non è riuscita a fermare la crescita della spesa che,  nel 2014, ha superato di ben 600 milioni quella del 2013.
Questo dimostra l’obiettiva difficoltà di mettere ordine nella burocrazia regionale, soprattutto quando il Presidente della Regione non ha carisma e personalità indispensabili per guidare una squadra e imporre decisioni politiche che disboschino le incrostazioni e i privilegi accumulati negli ultimi vent’anni.
È inutile inserire anche la questione dell’Antimafia perché la criminalità organizzata in Sicilia ha permeato la classe politica e burocratica. Per questo servono azioni concrete.

Venerdì 17 ho partecipato alla trasmissione Zapping di Rai Radio1. Il bravo conduttore, Ruggero Po, mi ha posto la questione dell’intercettazione di Crocetta. Ho risposto con due argomenti: il primo riguarda il settimanale L’Espresso, se l’ha pubblicata deve essere sicuro dei fatti propri; la seconda si riferisce al presidente della Regione che ha fallito clamorosamente la sua azione in questi trenta mesi di gestione .
I fatti sono sotto gli occhi di tutti: aumento della disoccupazione fino al 23%, di quella giovanile fino al 53%, perdita di quattro punti di Pil, buco del bilancio regionale 2014 di 1,8 miliardi, fallimento delle Ato con ulteriore debito di pari importo, rifiuti che ci sommergono, e via enumerando.
Ecco perché Crocetta va cacciato. La questione dell’intercettazione, se vera o falsa, non è elemento determinante alla cessazione del suo mandato. Può essere solo un’aggravante.
Giovedì 16 abbiamo pubblicato l’inchiesta “Commissariare la Regione per un anno”. Oscar Giannino, che conduce una rubrica su Radio 24, mi ha telefonato per dirmi che era perfettamente d’accordo con questa linea. Mi ha invitato ad illustrare l’inchiesta del QdS, cosa che ho fatto, elencando i fatti prima descritti.
 

Serve quindi un commissariamento della Regione di almeno un anno e nuove elezioni in ottobre 2016. Ma il Pd, composto in Sicilia per la grande maggioranza da ex comunisti e dalla minoranza dem, ha una paura tremenda di staccare la spina perché non sa chi possa essere il proprio candidato credibile, con probabilità di essere rieletto.
Anche gli altri partiti e partitelli presenti all’Ars hanno una fifa tremenda del Movimento Cinque Stelle, che nel disastro raccoglie i consensi dei siciliani che protestano. Quei siciliani che non sanno più a che santo rivolgersi.
Intendiamoci, i grilletti siciliani non hanno alcun merito del consenso che potrebbe piovere loro addosso. Si tratta infatti di un manipolo di persone di buona volontà che non hanno però competenze, preparazione e saperi. Parlano ad orecchio, declamano il contenuto dei fogli che gli scrivono i ghost writers.
La macchina dei grilletti è stata ben progettata da Gianroberto Casaleggio e ben oleata. Poi, l’ex comico genovese ha fatto da megafono ma resta un Movimento senza arte né parte che propone cose sconclusionate ed inattuabili, demagogiche e populiste. I signori nessuno possono al massimo suscitare simpatia.

Lucia Borsellino, ecco chi sarebbe un buon Presidente della Regione. Il nostro endorsement vuole sottoporla all’attenzione dei siciliani, indipendentemente dal partito che volesse candidarla. Fermo restando che alla stessa bisognerebbe chiedere la disponibilità al sacrificio di un impegno che, se ottemperato seriamente, farebbe tremare le vene ai polsi di chiunque.
Certo, la questione si dovrebbe porre fra un anno, ma è bene fin da ora identificare chi possa essere quel Presidente della Regione che ribalti l’attuale andazzo e rimetta la Sicilia sull’autostrada della crescita e dell’occupazione.
In queste torride giornate non si deve perdere di vista la strada maestra: via i consiglieri regionali e via Crocetta e nomina urgente di uno o più commissari governativi, nominati dal Presidente della Repubblica ai sensi dell’art. 126 della Costituzione, i quali dovrebbero mettersi a lavorare dal primo agosto senza soste e senza ferie.
A Palermo, c’è urgente bisogno di aria fresca, non solo di quella meteorologica.

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