Sviluppo, dall’Ue 300 mld per rilanciare l’economia - QdS

Sviluppo, dall’Ue 300 mld per rilanciare l’economia

redazione

Sviluppo, dall’Ue 300 mld per rilanciare l’economia

giovedì 23 Luglio 2015

Il Piano sugli investimenti di Junker potrebbe partire dal prossimo autunno

BRUXELLES – L’Unione europea gioca la carta dello sviluppo e, dopo le ultime vicende “greche” che l’hanno vista protagonista di certo in negativo, prova a ripartire da quegli ideali di unione, crescita e solidarietà che ne hanno ispirato la costituzione.
Sono più di 300 i miliardi di euro stanziati dall’Ue per rilanciare economia e lavoro in Europa.
Risorse che potrebbero tramutarsi in progetti concreti già a partire dal prossimo autunno. La fase preparatoria, infatti, si è già conclusa. Ora non resta che sperare che la logica che sta alla base del piano, cioé il cosiddetto “effetto moltiplicatore” degli investimenti, sforni i risultati promessi.
La cerimonia ufficiale delle firme a Bruxelles ha sancito la nascita del piano sugli investimenti fortemente voluto dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.
La priorità assoluta è aumentare i posti di lavoro, come ha spiegato il vicepresidente della Commissione Katainen. Nonostante i miglioramenti dell’ultimo anno, nell’Unione europea si continuano a contare oltre 23 milioni di disoccupati, di cui 17,7 milioni nell’area euro dove superano l’11 per cento.
L’ingrediente mancante in questa moderata ripresa europea è proprio negli investimenti delle imprese. Juncker ha rilevato che restano del 15 per cento più bassi rispetto a prima della crisi.
Il fondo Efsi partirà con una “dote” di 21 miliardi di euro in garanzie. Secondo Bruxelles, stime “prudenti” indicano che se ne può ricavare un effetto moltiplicatore di 1 a 15. In altri termini, 1 euro mobilitato dal fondo dovrebbe alla fine tradursi in 15 euro di investimenti del settore privato, per un totale di 315 miliardi. “Siamo fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi”, ha promesso il presidente della Banca europea degli investimenti, Werner Hoyer.
Intanto, nuovi sviluppi sul caso “Grecia”. Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di aumentare nuovamente il limite massimo sui finanziamenti di emergenza “Ela” che da diversi mesi lascia aperti a favore delle banche della Grecia. Lo riporta Dow Jones, citando fonti vicine alla questione, a conferma di quanto anticipato da indiscrezioni di stampa. L’incremento è di altri 900 milioni di euro, analogo a quello annunciato la scorsa settimana dal presidente Mario Draghi. In questo modo il tetto dell’Ela ha raggiunto 90,8 miliardi di euro.
Una una volta che la Grecia dovesse tornare ad avere la copertura di un programma di aiuti Ue, potrebbe tornare a beneficiare della riapertura dei canali di finanziamento ordinari della Bce, oltre alla possibile inclusione dei titoli greci nel programma di quantitative easing.

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