Ottomila formatori, 2,1 miliardi spesi in 10 anni. Corte Conti Sicilia: “Sistema che sembra essere nato a scopo para-assistenziale”. In Sicilia un ente ogni 2.000 abitanti, in Emilia Romagna uno ogni 30.000
Una caterva di enti accreditati, 7 mila dipendenti e una spesa pro capite di 43 euro, neonati compresi. Questa è la formazione professionale in Sicilia che ancora oggi, nonostante la cura dimagrante del governo regionale, continua a produrre numeri mastodontici che lasciano poco spazio alle interpretazioni. Lo sfascio del clientelismo dell’ultimo trentennio in questo settore ha prodotto conseguenze che ancora oggi si pagano, soprattutto in termini economici per i siciliani. Per non parlare poi degli effetti: magari l’auspicio è che spendendo tanto si possano avere anche grandi risultati. Ed invece, secondo l’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori), appena il 3 per cento di chi si iscrive ai corsi riesce a trovare lavoro coerente con il titolo acquisito e circa il 30 per cento degli allievi si ritira prima della fine del corso.